Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth si è vantato martedì sui social media di aver smantellato un programma di supporto alle donne nelle squadre di sicurezza, senza rendersi conto che il programma che ha attaccato non era una “iniziativa woke” dell’era Biden, bensì un programma bipartisan firmato in legge dal suo stesso capo, l’ex presidente Donald Trump.
In un post agitato su X, Hegseth ha definito il programma “Women, Peace & Security” del Dipartimento della Difesa “un’iniziativa delle Nazioni Unite promossa da femministe e attivisti di sinistra. I politici lo osannano, le truppe lo odiano.”
In realtà, si tratta di una legge bipartisan approvata nel 2017, firmata da Trump, che riconosceva il ruolo fondamentale delle donne nel raggiungimento degli obiettivi di sicurezza, specialmente in contesti in cui per motivi culturali o religiosi i militari uomini non potevano interagire direttamente con donne. Anche membri del governo Trump avevano sostenuto il programma durante il suo iter legislativo.
Questo mese, il generale Dan Caine, nuovo presidente dei Capi di Stato Maggiore, ha dichiarato al Congresso che il programma ha aiutato concretamente i soldati in battaglia.
“Dopo un assalto, mandavamo in campo membri femminili per parlare con donne e bambini presenti sul posto, e queste interazioni ci permettevano di comprendere il contesto umano in modo nuovo ed efficace”, ha raccontato Caine durante l’audizione di conferma ad aprile. Trump aveva conosciuto Caine durante il suo servizio in Iraq, e quell’incontro lo aveva colpito al punto da nominarlo alla guida dello Stato Maggiore.
La legge del 2017 era stata scritta alla Camera da Kristi Noem, allora rappresentante del South Dakota e oggi Segretaria alla Sicurezza Interna, insieme alla deputata democratica Jan Schakowsky dell’Illinois. Al Senato, uno dei co-sponsor fu l’attuale Segretario di Stato Marco Rubio, che ha recentemente ricordato che si trattava della “prima legge al mondo a tutelare le donne e promuovere la loro partecipazione nella società”.
L’ispirazione del programma nasceva da una risoluzione ONU del 2000, adottata all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza, che chiedeva l’inclusione delle donne nei processi di pace, riconoscendo che donne e bambine subiscono in modo sproporzionato le conseguenze dei conflitti armati.
“Non è un segreto che le donne restino ai margini dei processi decisionali e dei negoziati di pace, e questo è dannoso per la causa della pace,” ha commentato martedì il portavoce ONU Stéphane Dujarric, rispondendo alle dichiarazioni di Hegseth.
Dujarric ha aggiunto che “uno degli impatti concreti del programma Women, Peace and Security è stato l’aumento delle donne tra i caschi blu, con effetti misurabili e positivi nella protezione dei civili nelle zone di conflitto.”
Il tweet di Hegseth ha immediatamente suscitato critiche da parte dei senatori democratici, che già mettono in dubbio la sua idoneità al ruolo, in particolare dopo le polemiche per l’uso dell’app Signal per condividere piani militari sensibili su canali non sicuri con funzionari, la moglie e il fratello.
“Hegseth non ha assolutamente idea di cosa stia facendo,” ha dichiarato la senatrice democratica Jeanne Shaheen del New Hampshire.
“Quel tweet contiene inesattezze gravi che sono ben al di sotto dello standard che ci aspettiamo da chi guida il Dipartimento della Difesa,” ha affermato il senatore Tim Kaine della Virginia, leggendo il post durante un’audizione al Congresso.
Un portavoce di Hegseth non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
Nel suo post, Hegseth ha bollato il programma come “l’ennesima iniziativa divisiva e giustizialista dell’era Biden che appesantisce inutilmente i nostri comandanti e soldati” e ha promesso che lo manterrà solo per il minimo necessario richiesto dalla legge, con l’intento di smantellarlo del tutto. Tuttavia, lo stesso programma era stato celebrato da Trump, dalla sua amministrazione e persino dalla sua famiglia.
Nel 2019, Ivanka Trump aveva annunciato con entusiasmo l’avvio di una nuova partnership del programma per formare cadette della polizia in Colombia.
