Elinor Hammarskjöld, sottosegretaria generale delle Nazioni Unite per gli affari legali, ha dichiarato che vi è un urgente bisogno di tornare al cessate il fuoco, sottolineando che dal 2 marzo non è stato consentito l’ingresso a Gaza di aiuti umanitari né di beni commerciali, con conseguenze devastanti.
Hammarskjöld ha ricordato che sia Hamas sia Israele hanno obblighi previsti dal diritto internazionale, prima di soffermarsi su quelle che ha definito violazioni da parte di Israele sia del diritto internazionale sia della Carta delle Nazioni Unite, di cui Israele è firmatario.
Ha spiegato che Israele, in quanto potenza occupante dei territori palestinesi, ha responsabilità specifiche: deve garantire la sicurezza della popolazione palestinese e tutelare anche l’incolumità del personale delle Nazioni Unite.
Inoltre, ha osservato che le recenti decisioni della Knesset contro l’UNRWA sembrano esercitare una sovranità israeliana sui territori palestinesi, ponendo così Israele in violazione dei vari trattati internazionali.
Hammarskjöld ha infine denunciato il proseguimento dei devastanti bombardamenti israeliani su Gaza e ha evidenziato che, nonostante l’aumento drammatico del bisogno di aiuti, l’ONU è stata costretta a ridurre la propria presenza nella Striscia.
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