L'Egitto propone un piano in tre fasi per Gaza: tregua, scambio di prigionieri e ritiro israeliano
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L'Egitto propone un piano in tre fasi per Gaza: tregua, scambio di prigionieri e ritiro israeliano

L'Egitto ha avanzato una proposta articolata per porre fine al conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, delineando un piano in tre fasi che include una tregua temporanea, lo scambio di prigionieri e il ritiro graduale delle forze israeliane

L'Egitto propone un piano in tre fasi per Gaza: tregua, scambio di prigionieri e ritiro israeliano
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27 Aprile 2025 - 17.47


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L’Egitto ha avanzato una proposta articolata per porre fine al conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, delineando un piano in tre fasi che include una tregua temporanea, lo scambio di prigionieri e il ritiro graduale delle forze israeliane, con l’obiettivo di stabilire una pace duratura nella regione.

Dettagli della proposta egiziana:

  1. Tregua iniziale e scambio di prigionieri: La prima fase prevede una sospensione delle ostilità per due settimane, durante le quali Hamas rilascerebbe 40 ostaggi israeliani, principalmente donne, minori e anziani malati. In cambio, Israele libererebbe 120 prigionieri palestinesi appartenenti alle stesse categorie. Durante questo periodo, le forze israeliane si ritirerebbero da alcune aree di Gaza, consentendo l’ingresso di aiuti umanitari essenziali, come cibo, carburante e forniture mediche.
  2. Dialogo politico e ricostruzione: La seconda fase si concentrerebbe sulla promozione di un dialogo nazionale palestinese, facilitato dall’Egitto, volto a superare le divisioni tra le diverse fazioni palestinesi, principalmente tra l’Autorità Nazionale Palestinese e Hamas. Questo dialogo mirerebbe alla formazione di un governo tecnico congiunto per la Cisgiordania e Gaza, che supervisionerebbe la ricostruzione della Striscia e preparerebbe il terreno per future elezioni generali e presidenziali.
  3. Cessate il fuoco permanente e ulteriori scambi: La terza fase includerebbe un cessate il fuoco globale e il rilascio dei restanti ostaggi israeliani, compresi i soldati, in cambio della liberazione di un numero da determinare di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. In questa fase, Israele completerebbe il ritiro delle sue forze dalle città della Striscia di Gaza, consentendo agli sfollati palestinesi di tornare alle loro abitazioni.
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Reazioni e sviluppi recenti:

Nonostante la proposta egiziana abbia ricevuto attenzione internazionale, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la fine del conflitto richiede l’ingresso delle forze israeliane a Rafah per eliminare i battaglioni terroristici presenti, indicando una posizione più rigida rispetto alla proposta di tregua.

Parallelamente, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha proposto una tregua di due giorni per facilitare lo scambio di quattro ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi, con l’obiettivo di aprire la strada a negoziati più ampi per un cessate il fuoco completo.

Le discussioni continuano con la partecipazione di mediatori internazionali, tra cui rappresentanti degli Stati Uniti e del Qatar, nel tentativo di raggiungere un accordo che possa porre fine alle ostilità e avviare un processo di pace sostenibile nella regione.

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