Sondaggi politici: crolla la popolarità di Trump negli Stati Uniti
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Sondaggi politici: crolla la popolarità di Trump negli Stati Uniti

Il 83% dei 4.306 intervistati ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti deve rispettare le sentenze dei tribunali federali, anche quando non è d’accordo.

Sondaggi politici: crolla la popolarità di Trump negli Stati Uniti
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22 Aprile 2025 - 11.48


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Il tasso di approvazione pubblica del presidente Donald Trump è sceso al livello più basso dal suo ritorno alla Casa Bianca, secondo un sondaggio Reuters/Ipsos conclusosi lunedì. Gli americani mostrano segni di crescente preoccupazione per i tentativi del presidente di ampliare il proprio potere.

Secondo il sondaggio, solo il 42% degli intervistati ha approvato l’operato di Trump come presidente, in calo rispetto al 43% registrato tre settimane prima, e al 47% rilevato subito dopo la sua rielezione il 20 gennaio.

L’inizio di questo nuovo mandato ha lasciato sgomenti i suoi oppositori politici: Trump ha firmato decine di ordini esecutivi che estendono la sua influenza sia sulle agenzie governative sia su istituzioni private, come università e studi legali.

Sebbene il tasso di approvazione di Trump resti superiore a quello registrato per gran parte del mandato del suo predecessore democratico, i dati suggeriscono che molti americani si sentono a disagio di fronte alle sue azioni, come le misure punitive contro università ritenute troppo liberali o la sua decisione di nominarsi presidente del consiglio direttivo del Kennedy Center, importante centro culturale di Washington.

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Il 83% dei 4.306 intervistati ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti deve rispettare le sentenze dei tribunali federali, anche quando non è d’accordo. Alcuni funzionari dell’amministrazione Trump potrebbero addirittura rischiare accuse di oltraggio alla corte per aver ignorato un ordine giudiziario che sospendeva la deportazione di presunti membri di una gang venezuelana senza che questi avessero potuto difendersi in tribunale.

Il 57% degli intervistati – inclusa una quota pari a un terzo degli elettori repubblicani – si è detto contrario all’idea che “un presidente possa bloccare i finanziamenti alle università solo perché non ne condivide la gestione”. Trump ha congelato ingenti somme destinate agli atenei statunitensi, tra cui oltre 2 miliardi di dollari destinati ad Harvard, sostenendo che le università non contrastano a sufficienza l’antisemitismo nei campus.

Un’analoga maggioranza – il 66% – ha affermato che il presidente non dovrebbe controllare le principali istituzioni culturali del Paese, come musei nazionali e teatri. Lo scorso mese, Trump ha ordinato allo Smithsonian Institution, il complesso museale e di ricerca più importante degli Stati Uniti, di rimuovere contenuti ideologici giudicati “inappropriati”.

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Su una vasta gamma di temi – dall’inflazione all’immigrazione, dalla tassazione al rispetto dello stato di diritto – il sondaggio Reuters/Ipsos ha mostrato che gli americani contrari all’operato di Trump superano quelli a favore in tutti gli ambiti esaminati. Anche sull’immigrazione, da sempre il suo punto di forza, il 45% degli intervistati ha espresso approvazione, mentre il 46% ha dichiarato di disapprovare.

Il margine di errore del sondaggio è di circa 2 punti percentuali.

Infine, il 59% degli intervistati – inclusi un terzo dei repubblicani – ritiene che l’America stia perdendo credibilità sulla scena internazionale. E ben tre quarti degli intervistati hanno detto che Trump non dovrebbe candidarsi per un terzo mandato, ipotesi da lui più volte ventilata nonostante la Costituzione degli Stati Uniti lo vieti. Anche tra gli elettori repubblicani, il 53% ha dichiarato di non volere una sua terza candidatura.

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