Gaza rappresenta il cuore del pontificato del Papa: per questo il governo israeliano ha negato le condoglianze
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Gaza rappresenta il cuore del pontificato del Papa: per questo il governo israeliano ha negato le condoglianze

Il ministero degli Esteri israeliano ha fatto cancellare ieri, a poche ore dalla pubblicazione, i post ufficiali su X delle sue ambasciate in tutto il mondo, che riportavano la frase: "Riposa in pace, papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione". 

Gaza rappresenta il cuore del pontificato del Papa: per questo il governo israeliano ha negato le condoglianze
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22 Aprile 2025 - 18.57


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Caro Francesco, perdonali anche se sanno quello che fanno. Perdonali, perché anche in questa occasione hanno dimostrato di che pasta sono fatti. Marcia. 

Caro Francesco, ciò che dovrebbe confortarti sono i pensieri dei bimbi di Gaza a cui hai dedicato il tuo ultimo pensiero, la tua ultima benedizione. 

Caro Francesco, chi sta compiendo un genocidio, non può piangere chi quel genocidio ha condannato.

Il ministero degli Esteri israeliano ha fatto cancellare ieri, a poche ore dalla pubblicazione, i post ufficiali su X delle sue ambasciate in tutto il mondo, che riportavano la frase: “Riposa in pace, papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione”. 

Lo riporta Ynet spiegando che la decisione è stata trasmessa a tutte le rappresentanze israeliane senza spiegazioni e ha suscitato l’ira di molti ambasciatori. “Abbiamo reagito alle parole del Papa contro Israele durante la sua vita, non parleremo dopo la morte”, ha sottolineato un funzionario degli Esteri. Ieri il premier Netanyahu è rimasto in silenzio sulla morte di Bergoglio.”

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Un silenzio che la dice lunga su chi governa oggi Israele.

“Gaza rappresenta un po’ tutto quello che è stato il cuore del pontificato del Papa”. Lo ha dichiarato ai giornalisti a Gerusalemme il patriarca latino Pierbattista Pizzaballa, elogiando il sostegno del papa alla popolazione della Striscia e l’impegno verso la piccola comunità cattolica nell’enclave palestinese. La massima autorità della Chiesa cattolica nella regione, considerato un potenziale successore del defunto pontefice, Pizzaballa ha ricordato che Francesco ha caldeggiato la pace e la “vicinanza ai poveri e agli emarginati”. 

“Era molto legato alla comunità di Gaza, alla parrocchia, li chiamava più volte, per un certo periodo, anche tutti i giorni, ogni sera alle 19”, ha aggiunto. E così facendo il Papa “è diventato per la comunità qualcosa di stabile, e anche di confortante, e lui lo sapeva”. 

Grazie, Francesco. 

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