Secondo un documento visionato da Reuters, sono in corso piani per utilizzare Glavprodukt – un’azienda americana produttrice di alimenti in scatola sequestrata e posta sotto controllo statale – per fornire cibo all’esercito russo. Questa mossa potrebbe mettere a rischio il recente disgelo nelle relazioni tra Stati Uniti e Russia, proprio mentre i due Paesi stanno negoziando per porre fine alla guerra in Ucraina.
Glavprodukt, confiscata in ottobre, è l’unica azienda di proprietà americana ad essere finora passata sotto il controllo statale russo. Ora è gestita dall’agenzia federale per la gestione dei beni statali, Rosimushchestvo, dopo essere stata sottratta al suo proprietario, Leonid Smirnov, residente a Los Angeles.
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che il trattamento riservato all’azienda sarà un punto centrale nelle discussioni sul riassetto delle relazioni tra Washington e Mosca.
Secondo una lettera della nuova direzione dell’azienda indirizzata al procuratore generale russo e visionata da Reuters, il sequestro è stato “necessario” per garantire una produzione stabile, anche in vista di future forniture alla Guardia Nazionale e al Ministero della Difesa.
Secondo il quotidiano RBC, i procuratori russi accusano Smirnov e le aziende da lui controllate di aver trasferito illegalmente circa 1,38 miliardi di rubli (17 milioni di dollari) fuori dalla Russia tra il 2022 e il 2024. Il 12 marzo, su richiesta della procura generale, il tribunale arbitrale di Mosca ha ordinato il sequestro dei beni di Glavprodukt. Un’udienza è prevista per il 18 aprile.
Smirnov respinge ogni accusa, definendo il procedimento una “scalata ostile in stile russo” per sottrargli l’azienda.
Circa una dozzina di aziende europee – tra cui la danese Carlsberg e la finlandese Fortum – hanno subito espropriazioni simili per decreto presidenziale. Il Cremlino ha avvertito che potrebbero seguirne altre.
L’invasione dell’Ucraina, inizialmente prevista come un’operazione rapida, è ormai entrata nel suo quarto anno. Questo ha portato Mosca ad aumentare la spesa militare e a consolidare il controllo su asset strategici, comprese le forniture alimentari.
Chi trae vantaggio dal sequestro
La lettera esaminata da Reuters offre uno spaccato su chi sta beneficiando dell’esproprio. Rosimushchestvo ha nominato un nuovo direttore generale per Glavprodukt su richiesta del produttore alimentare Druzhba Narodov, che è stato fornitore esclusivo della Guardia Nazionale russa nel biennio 2019–2020, secondo un comunicato del 2018.
Una fonte vicina alla vicenda ha dichiarato che Glavprodukt, in precedenza, non aveva mai rifornito le forze armate russe.
Un’indagine condotta nel 2018 dalla Fondazione Anti-Corruzione del defunto politico d’opposizione Alexei Navalny aveva rivelato che nel 2017 l’allora primo ministro Dmitry Medvedev aveva autorizzato Druzhba Narodov come fornitore esclusivo della Guardia Nazionale.
Le informazioni sulla proprietà di Druzhba Narodov sono ora classificate, ma il quotidiano russo Kommersant aveva riferito nel 2022 che entità legate al gruppo agroindustriale “Agrokomplex intitolato a N.I. Tkachev” avevano acquisito Druzhba Narodov. Reuters non ha potuto verificare in modo indipendente tali informazioni, ora non più pubbliche. Tuttavia, sia Druzhba Narodov che Agrokomplex utilizzano lo stesso dominio email (@agrocomplex.ru), come risulta dai rispettivi siti web e dai registri aziendali russi.
Né Druzhba Narodov né Agrokomplex hanno risposto alle richieste di commento.
Secondo i bilanci del 2025 visionati da Reuters, il proprietario finale del gruppo è Alexander Tkachev, ex ministro dell’Agricoltura russo e soggetto a sanzioni da parte dell’Unione Europea dal 2014 per il suo sostegno all’annessione della Crimea. Tkachev è anche presidente del consiglio di amministrazione del gruppo.