Nel corso di una telefonata con Emmanuel Macron, Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la creazione di uno Stato palestinese rappresenterebbe “una grande ricompensa per il terrorismo” e porterebbe alla nascita di un’entità guidata da miliziani a pochi chilometri dalle città israeliane.
In una dichiarazione pubblicata su X, Macron ha invece rinnovato l’appello per un nuovo cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e la ripresa della fornitura di aiuti umanitari a Gaza, bloccati da Israele da oltre un mese. Non ha fatto riferimento al riconoscimento di uno Stato palestinese.
La scorsa settimana, Macron aveva affermato che la Francia dovrebbe puntare a riconoscere lo Stato palestinese entro giugno, in occasione della conferenza internazionale che organizzerà con l’Arabia Saudita per promuovere l’attuazione della soluzione a due Stati.
La creazione di uno Stato palestinese accanto a Israele è ampiamente considerata dalla comunità internazionale come l’unica via realistica per risolvere un conflitto che dura da decenni. Israele ha conquistato Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme Est nella guerra del 1967, e i palestinesi rivendicano tutti e tre i territori per costituire il loro futuro Stato.
L’ultimo serio negoziato di pace si è interrotto dopo il ritorno al potere di Netanyahu nel 2009.
Negli ultimi tempi, diversi Stati europei hanno riconosciuto simbolicamente lo Stato palestinese, nel tentativo di rilanciare il processo di pace.
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