Continuando a massacrare l’Ucraina e a fare una guerra ibrida contro l’Occidente, i russi discutono, nel grande giorno, con gli americani, della ripresa dei voli regolari e delle partite di hockey tra i due Paesi, senza dimenticare la possibilità per i diplomatici russi in servizio negli Stati Uniti di aprire conti in banche americane.
Riuscite a immaginare un simile “affare” tra l’America di Roosevelt e gli emissari di Hitler?
Come può la diplomazia perdere le sue ultime lettere di nobiltà e diventare la vergognosa vite della barbarie?
Gli anziani di Popasna
Un breve servizio di Denis Kazansky, che trae estratti da un servizio russo dalla “città fantasma” di Popasna totalmente distrutta dai russi nel marzo-aprile 2022 al punto che non c’è più nessuno. Edifici distrutti e stranamente la chiesetta (che è coperta di proiettili) ancora visibile, perché gli ucraini si sono difesi vigorosamente. C’erano 20.000 abitanti a Popasna, che era una piccola città industriale nella regione di Severodonetsk (anche la città fu completamente distrutta). Oggi ne sono rimasti circa 400, ma quei 400, anziani isolati e disabili (che non avevano un posto dove andare) non vivono a Popasna, dove probabilmente non vivono più nemmeno i ratti, ma vicino a una miniera abbandonata dal 2022, nelle vicinanze nelle case dei minatori.
I sopravvissuti (per la loro stragrande maggioranza dei sopravvissuti) vivono in condizioni di fortuna, con mobili di fortuna (visto che tutto è stato distrutto, assolutamente tutto), e, secondo la dottrina Sergeyev Tsev, ricevono assistenza alimentare: due pagnotte a settimana. Questo è tutto. No, anzi, per motivi oscuri (ma questo lo avevamo già visto quando gli ucraini hanno liberato Suomy, nel settembre 2022), alcuni ricevono due volte due miche a settimana, altri solo un pezzo di pane, e anche questi vecchi non hanno l’aiuto di unirsi per non so cosa, per costruire una rete di resistenza o si sa. Il direttore della provincia di Lugansk gli spiega che la città di Popasna è troppo distrutta per immaginare di ricostruirla. No, lei rimarrà in rovina.
Questo è il caso di decine e decine di villaggi e paesi e, vi ricordo, nello specifico (anche se nessuno dice che non saranno ricostruiti) di tutte le città “liberate” dai russi, tranne Mariupol (compresi solo alcuni quartieri, evacuati dai loro abitanti originari, sono in fase di ricostruzione e gli appartamenti vengono venduti a chi vuole, cioè a chi può, cioè acquirenti russi, perché, per la maggior parte, gli abitanti di Mariupol hanno perso tutto e non hanno i mezzi.
Mi chiedo: “ma lo stato che li ha liberati dall’oppressione della bandiera” (questa è la sentenza ufficiale) non gli dà un risarcimento? ” No. Quando le persone tendono la mano a tale istanza, gli viene detto che si tratta di un problema privato (il loro), e che quindi, per quanto riguarda i sopravvissuti di Popasna, non ci sarà altro aiuto che l’aiuto (due pani di pane) che viene fornito. Inoltre, la maggior parte di loro ha perso i documenti d’identità, quindi, vai e dimostri che possiedi qualcosa di buono quando non hai più nemmeno i documenti d’identità. Questa è la realtà del loro rilascio.
La “liberazione” di persone la cui lingua è russa, se dovete ricordare, che parlano russo tra di loro (e non ucraino). Questa è la realtà in tutte le aree occupate dal 2022.
E ovunque, assolutamente ovunque, oltre alle rovine, e spesso anche in mezzo alle rovine, si trovano centri del terrore, centri di tortura, e qui ancora, non si contano le testimonianze degli uomini, e qui ancora, soprattutto delle donne, che, scappate in qualche modo, dicono lo stesso cosa: l’idea è distruggere la persona, umiliarlo sessualmente (“Il mondo” ha fatto eco di recente), lo stupro è assolutamente sistematico, ripetuto, stupro e mancanza di elettricità (ma ci sono decine di altri metodi, che non elencherò ).
La Russia di Putin non è altro che questo
Questa Russia di Putin, che non va umiliata (decisamente, questa frase mi sveglia di notte tanto da imbarazzarmi, e umilia me, me e Dio sa che oggi Macron è il nemico designato della Russia), qual è la sua situazione sul campo militare? Il generale Syrsky ha detto che la grande offensiva russa prevista per la fine della primavera e dell’estate era già iniziata. Quello che possiamo vedere è che gli attacchi sono raddoppiati e le perdite sono lì, ancora altrettanto terrificanti. Da quello che ho capito, giorno dopo giorno, sul campo tra 1.300 e 1.500 soldati russi vengono estratti dal combattimento (uccisi o feriti “insostituibili” incapaci di tornare al fronte), ovvero abbiamo raggiunto un milione di uomini. Questo è assolutamente mostruoso, ma non crediate che sia redibitorio. Infatti questa guerra riveste una grande importanza sociale anche per il regime di Putin: chi combatte la guerra, per la maggior parte, non è mobilitato, è impegnato. E assumere solo persone che non hanno lavoro altrove, persone che hanno l’unico modo di vivere (di vendere la loro vita) e provvedere alle loro famiglie. Si tratta di un’enorme operazione per sradicare il proletariato, e di un’operazione che, nel complesso, non costa tanto, visto che i sussidi – significativi – vengono pagati solo durante l’effettivo impegno, cioè tutto stupidamente, fino alla morte, e l’aspettativa di vita di un soldato in prima linea non supera quasi due mesi. Ci sbarazziamo degli idioti, dei parassiti, quello che il deputato del Douma che ne ha parlato ha definito “la bugia della nazione”. E questo permette la guerra. Dato che il livello di povertà in Russia sta solo aumentando.
La vera domanda è il materiale. A marzo, gli ucraini hanno distrutto (secondo i dati occidentali confermati) qualcosa come 1400 veicoli (blindati, cannoni o veicoli da trasporto). Anche qui, tutti gli osservatori confermano, oggi le riserve dei carri armati sono esaurite.
Quindi le aggressioni sono interamente umane, sono, in senso stretto, “attacchi di carne”. Le persone che attaccano di solito non tornano indietro. Si fanno ammazzare. Ma, alla fine di tre o quattro gruppi (di tre quattro, massimo dieci persone), beh, i difensori ucraini, avvistati, vengono eliminati a turno, e le progressioni sono queste, con un rapporto di perdite di 4-5 a 1.
La guerra la fanno i droni (sapendo che, in campo militare, gli ucraini dominano, da molto lontano, con i droni), ma si fa soprattutto bombardando la popolazione civile,
perché l’arma di Putin è il terrore.
Questa guerra contro donne e bambini continua.
La guerra è ovviamente in corso, soprattutto ora, con l’aiuto di Trump, visto che Putin ha raggiunto il suo obiettivo: non crollare fino a quando non si mette in affari. L’ultima proposta degli USA, con la zona cuscinetto di trenta chilometri tra le future due Coree, è esattamente l’obiettivo dell’offensiva militare di Putin. L’assassino del Cremlino ha parlato della necessità di una “zona cuscinetto”.
Non so se immaginava un’area di trenta chilometri, ma i laquari di Putin a Washington vanno sempre avanti rispetto ai desideri del padrone. Vedremo. Quello che è certo è che la speculazione finanziaria e i crimini fiscali di Trump hanno causato il crollo dei prezzi del petrolio, e quindi un terribile colpo alla Russia.
Ciò che è certo è che stiamo assistendo a un’ondata di ostilità tra Russia ed Estonia. E che la prossima guerra avrà luogo lì.
Accadrà se Trump otterrà un cessate il fuoco (nonostante l’inflessibilità di Putin sulla facciata), e se, quindi, la Russia avrà due o tre anni per, ricevendo allo stesso tempo aiuti dagli Stati Uniti e dalla Corea del Nord, riformare e equipaggiare le sue truppe.
Da qui puoi scommettere che la maggior parte degli anziani e disabili di Popasna saranno morti.
Quindi le briciole di pane saranno inutili.
