Donald Trump, durante un incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha ribadito il suo piano per Gaza, continuando a trattare i palestinesi non come esseri umani, ma come se fossero pacchi postali da spostare a piacimento. Le sue parole sono sconcertanti: “Sapete cosa penso della Striscia di Gaza. Penso sia un incredibile pezzo di una importante proprietà immobiliare.” Un’affermazione che riduce la sofferenza di milioni di persone a un mero oggetto commerciale, ignorando completamente la realtà umana e politica della regione.
Trump ha proposto che gli Stati Uniti “controllino” Gaza, un’idea assurda che non fa altro che perpetuare l’arroganza imperialista e l’indifferenza verso i diritti dei palestinesi. Ha detto: “Sapete, avere una forza di pace come gli Stati Uniti lì che controlla e possedere la Striscia di Gaza sarebbe una buona cosa, perché adesso tutto ciò che è da anni e anni, tutto ciò di cui sento parlare è di uccisioni e Hamas e problemi.” Poi ha continuato: “E se prendete le persone, i palestinesi, e le spostate in diversi Paesi, e ci sono un sacco di Paesi che lo faranno, e avete davvero una libertà… una zona di libertà… la chiamate ‘Zona di libertà’, una zona libera, una zona dove le persone non verranno uccise ogni giorno. È un posto infernale.”
Queste dichiarazioni sono un insulto alla dignità del popolo palestinese e sono la dimostrazione di un’arrogante incapacità di comprendere la complessità della situazione. Inoltre, la sua ignoranza è sconvolgente: ha dichiarato che Gaza si affaccia sull’Oceano, dimostrando una totale incapacità di comprendere anche i fondamenti geografici della situazione. Le sue parole non solo sono inaccettabili, ma sono anche un affronto alla dignità umana e ai più elementari principi di giustizia. È incredibile che un piano così vile e disumano venga ancora rilanciato, nonostante violi in modo chiaro il diritto internazionale e ignori le sofferenze di un popolo che da decenni è oppresso.