Raid su Beirut: tregua in bilico
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Raid su Beirut: tregua in bilico

Israele ha colpito un deposito di droni di Hezbollah nei sobborghi di Beirut, in risposta al lancio di razzi dal Libano. È la prima violazione del cessate il fuoco in vigore da novembre.

Raid su Beirut: tregua in bilico
Bombardamento israeliano a Beirut
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28 Marzo 2025 - 16.41


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Israele ha condotto un attacco aereo sui sobborghi meridionali di Beirut, roccaforte di Hezbollah, per la prima volta da quando, a novembre, era stato raggiunto un cessate il fuoco. L’obiettivo colpito, secondo l’esercito israeliano, era un deposito di droni. L’attacco è arrivato poche ore dopo il lancio di due razzi dal sud del Libano verso il nord di Israele: uno è stato intercettato, l’altro non ha oltrepassato il confine. Hezbollah ha negato qualsiasi coinvolgimento.

L’esercito israeliano ha giustificato l’attacco come risposta a una “violazione degli accordi”, mentre il presidente libanese Joseph Aoun, da Parigi, ha condannato l’azione israeliana definendola una continua violazione della tregua sponsorizzata da Francia e Stati Uniti. I raid hanno causato panico nella zona di Hadath, con evacuazioni e chiusura delle scuole.

Il cessate il fuoco, sebbene ancora formalmente in vigore, appare sempre più fragile. Israele continua a colpire obiettivi nel sud del Libano legati a Hezbollah, con l’obiettivo di impedirne il riarmo. Beirut denuncia la presenza militare israeliana in alcune aree come ulteriore violazione dell’accordo.

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Il 22 marzo, Israele aveva già risposto con raid multipli dopo un lancio di razzi, causando sette morti, tra cui un bambino, e decine di feriti. Anche in quel caso Hezbollah aveva negato responsabilità. Il conflitto, riaccesosi dopo il 7 ottobre 2023 in solidarietà con Hamas, ha causato circa 4.000 morti in Libano e oltre 1,2 milioni di sfollati.

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