Russia torna intanto a puntare il dito contro l’Europa, accusandola di aver intrapreso un processo di militarizzazione e di essersi trasformata in un “partito della guerra”, secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Le affermazioni di Peskov arrivano in concomitanza con due importanti incontri internazionali: a Londra, i vertici militari della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” si sono riuniti per discutere il sostegno all’Ucraina, mentre a Bruxelles il Consiglio dell’Unione Europea sta affrontando il tema della difesa e del riarmo.
“I segnali che nella maggior parte arrivano da Bruxelles e dalle capitali europee riguardano piani per militarizzare l’Europa”, ha aggiunto il portavoce del Cremlino, sottolineando, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, che questo atteggiamento sarebbe “chiaramente in contrasto con l’atteggiamento dei presidenti di Russia e Usa che cercano modi per un processo di risoluzione pacifica”.
Peskov ha poi fatto riferimento agli attesi colloqui tra le delegazioni di Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita, specificando che “potrebbero non essere domenica, stiamo concordando le sfumature. Potrebbero essere all’inizio della prossima settimana”, e precisando che le discussioni avverranno “a livello di esperti”.
