Scontro senza precedenti tra esecutivo e magistratura: il giudice capo John Roberts respinge le richieste di impeachment dei giudici
In un’eccezionale manifestazione di conflitto tra il potere esecutivo e quello giudiziario, il giudice capo della Corte Suprema, John Roberts, ha respinto le richieste di impeachment nei confronti dei giudici, poco dopo che il presidente Donald Trump aveva chiesto la rimozione di un magistrato che si era opposto ai suoi piani di deportazione.
La presa di posizione del leader della Corte Suprema ha evidenziato come la controversia sui recenti voli di immigrati venezuelani abbia alimentato le tensioni sul ruolo della magistratura. Ora, la battaglia legale contro le azioni di Trump minaccia di trasformarsi in uno scontro tra poteri costituzionali.
“Da più di due secoli è assodato che l’impeachment non è una risposta appropriata a un disaccordo su una decisione giudiziaria”, ha dichiarato Roberts. “A questo scopo esiste il normale processo di revisione d’appello.”
La dichiarazione, rara per un giudice capo, è arrivata poche ore dopo un post sui social media di Trump, che ha definito il giudice distrettuale James E. Boasberg un “piantagrane e agitatore” non eletto. Boasberg aveva emesso un’ordinanza per bloccare i voli di deportazione che Trump stava effettuando invocando poteri di guerra basati su una legge del XVIII secolo.
“Non ha vinto nulla! Io ho vinto per molte ragioni, con un mandato schiacciante, ma combattere l’immigrazione illegale potrebbe essere stato il motivo numero uno di questa vittoria storica”, ha scritto Trump sulla sua piattaforma social, Truth Social. “Sto solo facendo quello che gli elettori volevano che facessi. Questo giudice, come molti dei giudici corrotti davanti ai quali sono costretto a comparire, dovrebbe essere messo sotto accusa!”
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