Gaza, Israele viola il cessate il fuoco: nove persone (tra cui tre giornalisti) uccisi in un attacco con un drone
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Gaza, Israele viola il cessate il fuoco: nove persone (tra cui tre giornalisti) uccisi in un attacco con un drone

Un attacco israeliano con drone ha colpito un veicolo a Beit Lahiya, nel nord di Gaza, uccidendo nove persone. Tra le vittime, secondo il Centro per la protezione dei giornalisti palestinesi, ci sarebbero anche tre reporter

Gaza, Israele viola il cessate il fuoco: nove persone (tra cui tre giornalisti) uccisi in un attacco con un drone
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15 Marzo 2025 - 18.12


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Un attacco israeliano con drone ha colpito un veicolo a Beit Lahiya, nel nord di Gaza, uccidendo nove persone. Tra le vittime, secondo il Centro per la protezione dei giornalisti palestinesi, ci sarebbero anche tre reporter, tra cui Mahmoud Isleem, un fotografo che ha collaborato con l’agenzia turca Anadolu.

L’esercito israeliano ha confermato l’attacco, sostenendo di aver colpito due presunti terroristi che operavano con un drone considerato una minaccia. Tuttavia, la versione ufficiale non cancella il fatto che Israele colpisce indiscriminatamente in un territorio già devastato dalla guerra. Hamas ha denunciato l’azione come una “palese violazione” del cessate il fuoco.

L’offensiva di Netanyahu continua senza freni, sostenuta dalla protezione politica di Donald Trump, che garantisce a Israele carta bianca su ogni operazione militare, senza preoccuparsi delle conseguenze umanitarie. Nonostante la trattativa per la liberazione degli ostaggi sembrasse vicina a un risultato, con l’annuncio della consegna di un soldato israelo-americano e dei corpi di quattro prigionieri con doppia cittadinanza, la dichiarazione del segretario di Stato Marco Rubio ha complicato la situazione. “La nostra priorità è la liberazione di tutti gli ostaggi,” ha affermato, lasciando intendere che gli Stati Uniti non si accontenteranno di un rilascio parziale.

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Nel frattempo, l’inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha lanciato un monito a Hamas: “Stanno facendo una scommessa sbagliata se pensano di avere il tempo dalla loro parte. Non è così. Sanno bene quale sia la scadenza e dovrebbero aspettarsi conseguenze se la ignorano.” Un alto funzionario di Hamas, mantenendo l’anonimato, ha ribadito che il rilascio dell’ostaggio Idan Alexander e dei corpi degli altri prigionieri americani dipenderà dal rispetto del cessate il fuoco da parte di Israele.

Ma la realtà è che Netanyahu fa ciò che vuole, certo del sostegno incondizionato di Trump e di un’America che non pone limiti alle azioni israeliane. La guerra a Gaza si trascina in un’escalation senza freni, mentre il peso delle decisioni politiche ricade, come sempre, sulla popolazione civile.

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