Michael Heseltine ha avvertito che è necessario un ripensamento significativo della Brexit in materia di difesa e sicurezza, portando a una struttura di comando militare unica per l’Europa e alla difesa dei confini del continente.
L’ex vice primo ministro ritiene che la minaccia rappresentata dall’amministrazione di Donald Trump abbia aperto la strada a Keir Starmer per riparare in modo più profondo i danni della Brexit, andando oltre le limitate ambizioni dei colloqui di riallineamento con l’UE.
Scrivendo su The Independent, Heseltine ha lanciato il suo monito dopo le recenti azioni di Trump, tra cui il ritiro degli aiuti militari e dell’intelligence all’Ucraina.
Mentre Starmer guida i colloqui di riallineamento con Bruxelles, ponendo la difesa tra le priorità, Heseltine ha sottolineato che il comportamento del presidente degli Stati Uniti rende necessario per il Regno Unito e i suoi alleati europei creare strutture militari alternative, poiché non possono più fare affidamento sugli Stati Uniti come partner sicuro.
Heseltine ha anche avvertito che l’Europa deve colmare il deficit di sicurezza lasciato dagli Stati Uniti, ma che non basta aumentare la spesa militare. Ha proposto una revisione della difesa guidata da Regno Unito, Francia e Germania per definire una struttura di comando alternativa nel caso in cui la NATO non fosse disponibile.
Tale revisione dovrebbe includere una politica di approvvigionamento comune per garantire la compatibilità e l’interoperabilità dei sistemi d’arma, nonché consolidare i bilanci di ricerca e sviluppo, prendendo esempio da modelli di cooperazione industriale come Airbus.
Heseltine ha anche sostenuto la necessità di un controllo comune delle frontiere europee nell’ambito del riallineamento della Brexit. “Non possiamo permettere un’immigrazione incontrollata. L’Europa dovrebbe definire un confine comune da gestire insieme”, ha dichiarato.
Sul fronte della difesa, ha sottolineato che nessuno stato europeo, incluso il Regno Unito, può competere singolarmente con il sostegno che Stati Uniti e Cina forniscono ai loro settori industriali della difesa e dello spazio. Tuttavia, un’Europa unita potrebbe farlo, e per questo il Regno Unito dovrebbe rientrare nei programmi europei di cooperazione.
Infine, ha ribadito che il Regno Unito è storicamente una potenza europea e che la condivisione della sovranità con l’UE rafforzerebbe la sua posizione, piuttosto che indebolirla.