L’ex comandante in capo delle forze armate ucraine e attuale ambasciatore del paese nel Regno Unito, Valerii Zaluzhnyi, ha rilasciato dichiarazioni forti durante una conferenza organizzata dal think tank Chatham House, avvertendo che gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump stanno “distruggendo” l’ordine mondiale, già da tempo messo in discussione dalla Russia e da altri attori.
“Il mancato riconoscimento delle azioni della Russia come aggressione rappresenta una sfida enorme per il mondo intero, e in particolare per l’Europa,” ha affermato. “Non è solo l’asse del male con la Russia che cerca di rivedere l’ordine mondiale, ma sono gli Stati Uniti stessi a distruggerlo definitivamente.”
Zaluzhnyi ha espresso preoccupazione per “una serie di colloqui tra gli Stati Uniti e la Russia – guidata da un criminale di guerra – in cui vediamo la Casa Bianca fare passi verso il Cremlino, cercando di venire a compromessi”, una dinamica che potrebbe incentivare ulteriori aggressioni russe in Europa.
Ha poi aggiunto: “È evidente che la Casa Bianca ha messo in dubbio l’unità dell’intero mondo occidentale e ora sta cercando di delegare le questioni di sicurezza all’Europa senza la partecipazione degli Stati Uniti. Possiamo quindi dire che, nel prossimo futuro, la Nato potrebbe cessare di esistere.”
Zaluzhnyi ha sottolineato il ruolo cruciale dell’Ucraina nel mantenimento della sicurezza europea: “Di fronte all’incapacità o alla mancanza di volontà della Nato di opporsi a questo asse del male, la posizione dell’Ucraina diventa fondamentale. L’Ucraina non possiede armi nucleari e paga la propria libertà con il sangue dei suoi cittadini.”
Ha inoltre avvertito gli europei che “l’Ucraina sta di fatto difendendo non solo il confine orientale della Nato, ma anche il confine orientale dell’Europa, che potrebbe presto diventare una linea di scontro.”
Sulla possibile fine della guerra, Zaluzhnyi ha chiarito la sua posizione: “L’Ucraina deve ottenere garanzie di sicurezza molto concrete e realistiche, e ha il diritto di sperare nella piena ricostruzione del paese a spese dello stato aggressore che l’ha attaccata.”
