Musk rompe le scatole anche in Italia: e-mail minacciosa ai dipendenti della base di Aviano

A fine febbraio, un post di Elon Musk su X ha scatenato polemiche e confusione tra i dipendenti delle basi militari statunitensi in Italia. Ora le email

Musk rompe le scatole anche in Italia: e-mail minacciosa ai dipendenti della base di Aviano
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

5 Marzo 2025 - 15.07


ATF AMP

A fine febbraio, un post di Elon Musk su X ha scatenato polemiche e confusione tra i dipendenti delle basi militari statunitensi in Italia. L’imprenditore, che guida il Doge (Dipartimento per l’efficienza del governo degli Stati Uniti), ha annunciato che “in linea con le istruzioni del Presidente Donald Trump, tutti i dipendenti federali riceveranno a breve un’e-mail in cui si chiederà loro di spiegare cosa hanno fatto nel corso dell’ultima settimana scorsa. La mancata risposta verrà considerata come una dimissione”.

Top Right AMP

Questa comunicazione ha destato particolare preoccupazione perché i messaggi sono stati inviati anche al personale delle basi militari USA presenti in Italia, tra cui quelle di Vicenza e Aviano. Quest’ultima, situata nel comune friulano ai piedi delle Prealpi Carniche, è una base dell’US Air Force che gioca un ruolo strategico nelle operazioni militari statunitensi in Europa.

Preoccupazioni sindacali e richieste di chiarimento

Inizialmente, fonti americane avevano rassicurato i lavoratori italiani, affermando che non sarebbero stati obbligati a rispondere alla richiesta di rendicontazione settimanale. Tuttavia, successivamente è emersa una nuova interpretazione della direttiva, che avrebbe coinvolto anche il personale non americano.

Dynamic 1 AMP

Le organizzazioni sindacali sono intervenute subito per ottenere risposte chiare. “Abbiamo chiesto immediatamente delucidazioni”, ha dichiarato Angelo Zaccaria, rappresentante della UilTucs presso la base di Aviano. “Ottenendo come riscontro immediato solo l’indicazione dall’area commerciale, dalla quale ci è stato ribadito che anche i dipendenti italiani sono tenuti a rispondere a quanto richiesto”, ha riportato “Il Messaggero”.

La questione ha generato forti perplessità tra i lavoratori, considerando che il personale italiano non rientra nella categoria dei dipendenti governativi federali degli Stati Uniti. Per questo motivo, i sindacati attivi nella base hanno sollecitato un intervento degli organi competenti. “Ci stiamo confrontando con la Jcpc, l’organo ufficiale con cui ci interfacciamo per le questioni di carattere nazionale, visto che abbiamo appurato che la situazione si è verificata in tutte le basi Usa in Italia. Una volta ottenuta la risposta, valuteremo come muoverci”, ha spiegato Roberto Del Savio, rappresentante della Fisascat-Cisl.

Nel frattempo, dagli Stati Uniti è arrivata una nota ufficiale da parte dell’ufficio Public Affairs del 31° Fighter Wings, che ha confermato che la direttiva non si applica ai dipendenti italiani.

Dynamic 1 AMP

Una vicenda che crea disagio e incertezza

La questione ha suscitato una forte reazione tra i lavoratori, già provati da una recente riorganizzazione interna. “È una situazione imbarazzante e speriamo si tratti di un grande equivoco”, ha dichiarato Zaccaria all’Adnkronos, aggiungendo che la notizia ha colto tutti di sorpresa. “Abbiamo appena superato una riorganizzazione che ha provocato 44 esuberi. Le email sono arrivate come un fulmine a ciel sereno”.

Secondo il sindacalista, alcuni dipendenti italiani hanno ricevuto pressioni per rispondere alla comunicazione, nonostante il loro contratto sia regolato dalla normativa italiana. “La lettera è arrivata ai vari supervisori e anche al personale locale italiano o europeo. Alcuni dipendenti sono stati costretti o spinti a rispondere alla lettera dai loro manager. È lì che c’è un grande equivoco perché non siamo dipendenti federali Usa. I dipendenti italiani nelle basi Usa hanno un contratto di natura privata e a loro si applica la normativa di lavoro italiana. Quindi questa lettera è stata impropriamente girata ad alcuni di noi, ai dipendenti della base di Aviano ma anche ad altre basi in Italia”, ha sottolineato.

Ora, i sindacati attendono risposte definitive dagli organi competenti per chiarire la vicenda e garantire che il personale italiano non venga coinvolto in direttive che non lo riguardano.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version