Keir Starmer si trova a Washington, dove oggi avrà il suo primo incontro con il presidente Trump dall’insediamento. Con Trump che si allinea sempre più esplicitamente con Mosca rispetto alla sua prima amministrazione e minaccia di ridimensionare le garanzie della Nato, pilastro della sicurezza dell’Europa occidentale dalla Seconda guerra mondiale, la posta in gioco non potrebbe essere più alta.
In altri termini Trump vuole i soldi dall’Ucraina, ossia 500 miliardi di dollari in terre rare, potrebbe prendere parte alla spartizione del ‘bottino’ del Donbass cooperando con Putin nello sfrurramente di quei territori ma non vuole dare garanzie di sicurezza all’Ucraina.
Nonostante guidi un partito i cui attivisti detestano Trump e tutto ciò che rappresenta, Starmer è riuscito a instaurare un rapporto cordiale con il presidente. L’incontro di oggi offrirà indicazioni su quanto potrà mantenere questa intesa e, allo stesso tempo, proteggere il Regno Unito dalla guerra commerciale sui dazi che Trump minaccia di scatenare contro l’Unione Europea.
Ma Starmer è solo uno dei tre leader europei in visita a Washington questa settimana (Emmanuel Macron è stato lì lunedì, Volodymyr Zelenskyy arriverà domani) e il suo incontro fa parte di una storia più ampia: il progressivo indebolimento dell’alleanza tra Stati Uniti ed Europa. È chiaramente in difficoltà; ciò che resta da vedere è se, dopo quattro anni di Trump, sarà ancora pienamente operativa.
Parlando con i giornalisti durante il volo verso gli Stati Uniti, Starmer ha dichiarato di voler ottenere da Trump l’impegno affinché, in caso di un accordo di pace in Ucraina, gli Stati Uniti garantiscano condizioni di sicurezza tali da renderlo duraturo
Il primo ministro britannico ha già affermato che il Regno Unito è disposto a contribuire con truppe a una forza di pace europea di “deterrenza”, schierata per difendere l’Ucraina e scoraggiare la Russia. Tuttavia, affinché i soldati europei possano essere realmente efficaci, avrebbero bisogno del supporto aereo e logistico degli Stati Uniti, e Starmer è in cerca di rassicurazioni da parte di Washington su questo punto.
