Nessun appello al ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino, né la definizione della Russia come ”aggressore”. Sono questi gli elementi assenti, più che i contenuti stessi, a distinguere la bozza di risoluzione proposta dagli Stati Uniti alle Nazioni Unite in occasione del terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, avvenuta il 24 febbraio 2022.
La proposta, visionata dalla Dpa, si discosta in modo netto dal documento presentato dai Paesi europei, che chiede esplicitamente il ritiro immediato delle forze russe dal territorio ucraino.
Nel testo redatto dagli Stati Uniti, si invoca la fine del conflitto senza mai menzionare un’aggressione e ci si limita a esprimere rammarico per la perdita di vite umane. La proposta europea verrà invece sottoposta all’Assemblea generale delle Nazioni Unite lunedì prossimo. L’iniziativa americana segue le recenti dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, che ha definito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “un dittatore” e ha affermato che Zelensky “non avrebbe mai dovuto iniziare la guerra”.
Questa risoluzione, più che una reale iniziativa diplomatica, appare come un tentativo di compiacere Vladimir Putin, allineandosi al disprezzo che Trump non ha mai nascosto nei confronti dell’Ucraina e della sua resistenza.