Il re Abdullah II di Giordania ha descritto il suo incontro con il presidente Trump come “costruttivo” e ha dichiarato di aver “ribadito la ferma posizione della Giordania contro lo sfollamento dei palestinesi a Gaza e in Cisgiordania”.
In una dichiarazione, il re ha espresso gratitudine per la calorosa accoglienza ricevuta da Trump durante il loro incontro alla Casa Bianca. Ha sottolineato che hanno discusso della storica partnership tra Giordania e Stati Uniti, evidenziando come questa continui a rappresentare un pilastro di stabilità, pace e sicurezza reciproca.
Il sovrano ha affermato che, nel corso del colloquio, ha ribadito che la sua “priorità assoluta è la Giordania, la sua stabilità e il benessere dei giordani”.
Ha inoltre sottolineato “l’importanza di lavorare per una de-escalation in Cisgiordania e di prevenire un deterioramento della situazione che potrebbe avere gravi ripercussioni per l’intera regione”.
“Ricostruire Gaza senza sfollare i palestinesi e affrontare la drammatica situazione umanitaria deve essere la priorità di tutti”, ha affermato.
Secondo il re Abdullah, raggiungere “una pace giusta basata sulla soluzione dei due Stati” è essenziale per “garantire la stabilità regionale” e per questo “è necessaria la leadership degli Stati Uniti”.
Il monarca ha descritto Trump come un “uomo di pace”, riconoscendone il ruolo “determinante” nel garantire il cessate il fuoco a Gaza. “Contiamo sugli Stati Uniti e su tutti gli attori coinvolti affinché venga mantenuto”, ha aggiunto.
Infine, il re Abdullah ha ribadito che la Giordania continuerà a svolgere un “ruolo attivo con i nostri partner per raggiungere una pace giusta e globale per tutta la regione”.
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