Trump annuncia dazi del 25% "per tutti" su acciaio e alluminio
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Trump annuncia dazi del 25% "per tutti" su acciaio e alluminio

Donald Trump ha annunciato che lunedì imporrà nuovi dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti, una misura che colpirà "tutti", compresi i principali partner commerciali del Paese, come Canada e Messico.

Trump annuncia dazi del 25% "per tutti" su acciaio e alluminio
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10 Febbraio 2025 - 10.46


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Donald Trump ha annunciato che lunedì imporrà nuovi dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti, una misura che colpirà “tutti”, compresi i principali partner commerciali del Paese, come Canada e Messico. Si tratta di un’ulteriore escalation nella sua politica commerciale.

L’annuncio di Trump arriva mentre entrano in vigore le tariffe ritorsive imposte dalla Cina la scorsa settimana. Pechino ha imposto un dazio del 15% su carbone e gas naturale liquefatto (GNL) e del 10% su petrolio greggio, macchinari agricoli e alcuni veicoli, colpendo beni per un valore complessivo di 14 miliardi di dollari.

Parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One domenica, Trump ha inoltre dichiarato che martedì o mercoledì annuncerà tariffe “reciproche” – cioè un aumento delle tariffe statunitensi per eguagliare quelle dei partner commerciali – che entreranno in vigore “quasi immediatamente”. “Molto semplicemente, se loro ci tassano, noi tassiamo loro”, ha dichiarato il presidente, spiegando il principio alla base della nuova misura.

L’annuncio dei nuovi dazi su acciaio e alluminio ha suscitato una reazione immediata da parte di Doug Ford, premier dell’Ontario, che ha accusato Trump di “cambiare continuamente le regole del gioco e creare caos”, mettendo a rischio l’economia.

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I nuovi dazi si aggiungeranno a quelli già esistenti sui metalli. Secondo i dati governativi e dell’American Iron and Steel Institute, le principali fonti di importazione di acciaio negli Stati Uniti sono Canada, Brasile e Messico, seguiti da Corea del Sud e Vietnam. Il Canada, inoltre, è di gran lunga il principale fornitore di alluminio primario agli Stati Uniti, coprendo il 79% delle importazioni totali nei primi 11 mesi del 2024. Il Messico, invece, fornisce principalmente rottami di alluminio e leghe di alluminio.

Durante il suo primo mandato, Trump aveva già imposto dazi del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio, concedendo successivamente quote esenti da dazi ad alcuni partner commerciali, tra cui Canada, Messico e Brasile. Il presidente Joe Biden ha poi esteso queste esenzioni a Regno Unito, Giappone e Unione Europea, mentre negli ultimi anni la capacità di utilizzo degli impianti siderurgici statunitensi è diminuita. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato che i nuovi dazi si sommeranno a quelli già in vigore.

Le politiche tariffarie di Trump sono state ampiamente criticate, provocando reazioni di volatilità sui mercati e timori di nuove misure protezionistiche. Pechino ha presentato un reclamo all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ma, per il resto, ha mantenuto un atteggiamento cauto. Secondo gli analisti, i dazi imposti da Trump sono inferiori a quelli minacciati in campagna elettorale, e la Cina era già preparata a una simile eventualità.

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Le contromisure cinesi includono anche indagini su diverse aziende statunitensi, tra cui Google, una strategia che gli esperti considerano misurata e mirata a lasciare spazio ai negoziati.

Nel frattempo, il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito, in un’intervista trasmessa domenica, di essere pronto a uno scontro diretto con Trump sui dazi. “L’ho già fatto, e lo rifarò”, ha dichiarato.

Parlando alla CNN, Macron ha sottolineato che l’Unione Europea non dovrebbe essere una “priorità” per gli Stati Uniti, aggiungendo: “Il vostro primo problema è la Cina, quindi dovreste concentrarvi su quello”.

Macron ha avvertito che i dazi danneggeranno non solo le economie europee, ma anche quella statunitense, vista la stretta interconnessione tra i due blocchi economici. “Se imponete dazi su molti settori, i costi aumenteranno e creeranno inflazione negli Stati Uniti. È davvero quello che vogliono i vostri cittadini? Non ne sono così sicuro”, ha affermato.

Pur ribadendo che l’UE dovrà reagire a eventuali nuove tariffe, Macron ha sottolineato che la priorità per l’Europa deve essere rafforzare la propria competitività, la difesa e la sicurezza, nonché accelerare l’innovazione nell’intelligenza artificiale. “Se nel frattempo emergono questioni tariffarie, le affronteremo e le risolveremo”, ha aggiunto.

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Trump ha inoltre minacciato dazi contro l’industria dei semiconduttori di Taiwan, accusandola – senza fornire prove – di sottrarre affari alle aziende statunitensi. Il governo taiwanese sta cercando di evitare questa eventualità: questa settimana, alti funzionari economici voleranno negli Stati Uniti per incontrare le controparti americane. Nel frattempo, il governo e la compagnia petrolifera statale taiwanese stanno prendendo provvedimenti per acquistare più gas e petrolio dagli Stati Uniti, nel tentativo di ridurre il surplus commerciale di Taiwan, uno dei motivi citati da Trump per giustificare i dazi.

La Commissione Europea ha dichiarato lunedì che risponderà per proteggere gli interessi dell’UE, ma attenderà dettagli ufficiali prima di reagire. “L’UE non vede alcuna giustificazione per l’imposizione di dazi sulle proprie esportazioni. Risponderemo per tutelare gli interessi delle imprese, dei lavoratori e dei consumatori europei da misure ingiustificate”, ha affermato in una nota.

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