Le proposte di “annessioni territoriali” di Donald Trump fanno sì che gli Stati Uniti non siano più percepiti come “un’ancora di stabilità, ma piuttosto come un rischio da cui proteggersi”, hanno affermato gli organizzatori della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco nel loro rapporto preliminare al vertice.
Il rapporto, il cui tema centrale è il passaggio da un’era unipolare post-Guerra Fredda guidata dagli Stati Uniti a un mondo multipolare senza un’unica ideologia dominante, farà da sfondo all’edizione di quest’anno della conferenza.
Dalla sua inaugurazione, il presidente degli Stati Uniti ha ipotizzato l’acquisizione di territori per gli USA in Groenlandia e Panama e ha suggerito che il Canada potrebbe diventare il 51º stato americano. I segnali provenienti da Washington indicano sempre più che gli Stati Uniti non vogliono più essere i custodi dell’ordine internazionale liberale, ma non è affatto chiaro quali altri paesi potrebbero essere disposti e in grado di fornire i beni pubblici globali di cui c’è urgente bisogno.
Gli autori del rapporto sottolineano che il ritiro degli Stati Uniti dal loro ruolo di leadership globale ha implicazioni che vanno oltre le questioni di guerra e pace: “Senza una leadership globale come quella fornita dagli Stati Uniti negli ultimi decenni, è difficile immaginare che la comunità internazionale possa garantire beni pubblici globali come la libertà di navigazione o affrontare anche solo alcune delle molte gravi minacce che l’umanità deve fronteggiare.”
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