Gli storici narrano che prima di mettere a punto la “soluzione finale” della questione ebraica, Adolf Hitler e la banda di criminali psicopatici che lo attorniava, aveva pensato di spedire gli ebrei in Madagascar o in qualche altro lontano paese africano. Troppo complicato, e pure costoso. Meglio Auschwitz.
Donald Trump non arriva a questo. Almeno per ora. Lui è più generoso. In un’intervista il giornalista della Fox News gli ha chiesto se i palestinesi avrebbero avuto «il diritto al ritorno», Trump ha risposto: «No, non ce l’avrebbero perché avrebbero alloggi molto migliori. In altre parole, sto parlando di costruire per loro un posto permanente», ha aggiunto.
Questo è l’uomo che guida la iperpotenza mondiale. Alla faccia di chi ne ha parlato come di colui che poteva far finire le guerre. Come il portatore di soluzioni che avrebbero risolto i conflitti in corso. Donald Trump il “solutore finale”.
Argomenti: donald trump