Trump fa licenziare i dipendenti federali che hanno partecipato alle indagini su di lui

I procuratori solitamente mantengono la propria posizione, indipendentemente da chi occupi la Casa Bianca, e raramente vengono sanzionati per il loro ruolo in indagini sensibili.

Trump fa licenziare i dipendenti federali che hanno partecipato alle indagini su di lui
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28 Gennaio 2025 - 12.08


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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha licenziato numerosi dipendenti federali che avevano partecipato alle indagini su Donald Trump. Contestualmente, il presidente ha annunciato l’intenzione di agire rapidamente contro gli avvocati coinvolti in queste indagini.

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I licenziamenti avranno effetto immediato, ma non è stato ancora reso noto chi siano le persone rimosse dal loro incarico.

Oltre ai licenziamenti, molti funzionari sono stati trasferiti forzatamente in altre divisioni del Dipartimento di Giustizia, un’azione straordinaria rispetto alle consuetudini: i procuratori solitamente mantengono la propria posizione, indipendentemente da chi occupi la Casa Bianca, e raramente vengono sanzionati per il loro ruolo in indagini sensibili.

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I nomi delle persone interessate dal provvedimento non sono stati divulgati, e non è chiaro chi sia rimasto al proprio posto tra coloro che hanno lavorato su casi riguardanti Trump. Non si sa nemmeno chi abbia contestato il licenziamento, ma molti potrebbero accusare il Dipartimento di Giustizia di non aver garantito loro i diritti di tutela previsti per i dipendenti federali.

Tra gli esclusi dal provvedimento c’è Jay Bratt, ex procuratore capo per il caso dei documenti riservati trovati a Mar-a-Lago, che ha lasciato il Dipartimento questo mese. Stessa cosa per Jack Smith, il procuratore speciale nominato da Joe Biden per indagare sull’assalto a Capitol Hill.

Trump rafforza il controllo sul Dipartimento di Giustizia

L’allontanamento di chi ha collaborato con la squadra del consigliere speciale Jack Smith rappresenta un ulteriore segnale delle tensioni interne al Dipartimento. Trump ha dichiarato apertamente di voler rimuovere le persone ritenute “non leali” al presidente.

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“Il procuratore generale a interim James McHenry ha allontanato chi si è mosso per tentare di condannare il presidente Trump”, ha dichiarato un funzionario del Dipartimento di Giustizia. “McHenry non si fida di queste persone, inadeguate a portare avanti con fedeltà l’agenda del presidente. Questa azione è coerente con la missione di porre fine alla politicizzazione dell’amministrazione”.

Trump, che da tempo cerca di consolidare il controllo sul Dipartimento di Giustizia, ha più volte sottolineato l’importanza della lealtà politica all’interno delle forze dell’ordine. Ha anche preso provvedimenti per posizionare persone a lui fedeli ai vertici della giustizia americana, come Kash Patel, che ha sostituito Christopher Wray, direttore dell’FBI nominato durante il suo primo mandato.

La nuova procuratrice federale, Pam Bondi, ha dichiarato che “nell’esercizio delle sue funzioni non si muoverà per fare politica”, ma ha lasciato aperta la possibilità di indagare gli avversari politici di Trump.

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Durante la sua prima intervista con Fox News, il presidente ha lanciato un messaggio al suo predecessore Joe Biden: “L’ondata di grazie da parte di Joe Biden? Ha perdonato tante persone, soprattutto nella sua famiglia. Ma sembra si sia dimenticato di graziare sé stesso”.

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