Netanyahu e Israele non si tocca: Donald Trump ha ripristinato un ordine esecutivo che gli consente di imporre sanzioni economiche contro la Corte penale internazionale (CPI), aprendo la strada agli Stati Uniti per colpire l’organismo giudiziario e il suo personale con misure draconiane.
Tra la raffica di ordini esecutivi firmati lunedì sera, Trump ha reintrodotto un ordine emesso durante la sua presidenza che utilizzava poteri straordinari per creare un regime di sanzioni mirato contro la Corte.
Questi poteri erano stati utilizzati nel 2020 per imporre il congelamento dei beni e il divieto di viaggio all’ex procuratrice capo della CPI, Fatou Bensouda, e a uno dei suoi principali collaboratori. L’ordine era stato revocato nell’aprile 2021 da Joe Biden.
La reintroduzione dell’ordine da parte di Trump arriva mentre la CPI si prepara a una serie di sanzioni aggressive da parte della nuova amministrazione statunitense in risposta ai mandati di arresto emessi contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa.
Secondo quanto riportato dal Guardian lunedì, la Corte sta pianificando uno scenario peggiore in cui gli Stati Uniti impongano sanzioni non solo contro l’istituzione, ma anche misure mirate a figure di alto livello, inclusi i giudici e l’attuale procuratore capo Karim Khan.
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