Musk continua ad attaccare la Ue e rilancia una fake news di un parlamentare di Orban

L'ultimo post del miliardario tecnologico Elon Musk su X ha il potenziale di intensificare le tensioni con i leader europei, già critici nei suoi confronti per il modo in cui utilizza la piattaforma sociale per influenzare il dibattito politico.

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12 Gennaio 2025 - 11.03


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L’ultimo post del miliardario tecnologico Elon Musk su X ha il potenziale di intensificare le tensioni con i leader europei, già critici nei suoi confronti per il modo in cui utilizza la piattaforma sociale per influenzare il dibattito politico.

Lo scorso sabato, András László, europarlamentare ungherese e membro del partito di governo Fidesz, ha espresso su X il suo disappunto riguardo a quelle che considera pratiche discriminatorie nel trattamento delle donazioni alle Ong europee e nella libertà di espressione.

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“Quando 10 milioni di dollari sono stati illegalmente convogliati alla sinistra ungherese per la campagna elettorale del 2022, le élite di Bruxelles sono rimaste in silenzio. Quando l’ambasciata statunitense a Budapest ha iniziato a distribuire finanziamenti ai media di sinistra, le élite di Bruxelles sono rimaste in silenzio. Quando il parlamento ungherese ha adottato una legge sulla protezione della sovranità per prevenire ulteriori interferenze, la Commissione europea ha citato in giudizio l’Ungheria”, ha scritto.

László ha poi aggiunto: “Ora che c’è un altro miliardario, Elon Musk, che osa semplicemente esprimere la sua opinione sulla politica europea a favore di una parte politica o dell’altra, le cosiddette élite liberali vogliono cancellare la democrazia se non gradiscono l’esito delle elezioni. E parlano candidamente del fatto che questo è esattamente ciò che hanno fatto di recente in Romania”.

Musk ha ripostato il commento di László, rivolgendolo ai suoi 212 milioni di follower con un breve commento: “Esattamente”.

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Perché i commenti di László falsi

Le affermazioni relative alla Romania derivano da un equivoco avvenuto lo stesso giorno e che ha innescato un acceso scambio tra Musk e Thierry Breton, ex commissario europeo per gli Affari digitali.

Durante un’intervista televisiva con l’emittente francese BFMTV/RMC, Breton ha parlato di una possibile vittoria elettorale del partito di estrema destra tedesco AfD nel prossimo voto di febbraio. Un estratto dell’intervista è stato condiviso su X dall’account Visegrád 24, noto in passato per aver diffuso informazioni non verificate e accusato dall’agenzia investigativa polacca OKO.press di pubblicare fake news.

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Il video pubblicato riportava un titolo controverso: “L’ex commissario europeo Thierry Breton dice che l’Ue ha meccanismi per annullare una potenziale vittoria elettorale dell’AfD: lo abbiamo fatto in Romania e ovviamente lo faremo in Germania se necessario”.

Musk ha ripostato il video definendo l’affermazione “un’assurdità sbalorditiva” e accusando Breton di essere “il tiranno dell’Europa”. Breton ha reagito immediatamente, negando qualsiasi intento autoritario e chiarendo che “l’Unione europea non ha alcun meccanismo per annullare qualsiasi elezione in qualsiasi parte dell’Ue”.

“Non è affatto vero quello che viene detto nel video qui sotto, che riguarda solo l’applicazione del Dsa e i suoi obblighi di moderazione. Lost in translation… o un’altra fake news?”, ha dichiarato Breton.

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Il riferimento al Dsa (Digital Services Act) riguarda la normativa Ue che impone alle piattaforme online di ridurre la diffusione di contenuti illegali. Nell’intervista originale, Breton aveva specificato che l’Ue avrebbe continuato a vigilare per evitare interferenze. “Lo abbiamo fatto in Romania e ovviamente dovremo farlo se sarà necessario in Germania”, aveva detto.

Musk, da sempre critico verso le norme europee che regolano lo spazio digitale, ha intensificato le sue accuse contro Bruxelles, definendole una forma di censura. Negli ultimi tempi, e specialmente dopo essere diventato un confidente del presidente eletto statunitense Donald Trump, Musk ha alzato ulteriormente i toni contro i leader europei, suscitando il loro malcontento.


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