Gaza: Khaled Nabhan, simbolo di dolore e resilienza, ucciso in un bombardamento israeliano

Il 29 novembre 2023, alle 2 del mattino, tra le rovine di Deir el-Balah, Khaled Nabhan stringeva tra le braccia il corpo senza vita della nipotina di tre anni, Reem. Ora è morto lui sotto le bombe

Gaza: Khaled Nabhan, simbolo di dolore e resilienza, ucciso in un bombardamento israeliano
Khaled Nabhan e sua nipote di tre anni uccisi a Gaza dalle bombe israeliane
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17 Dicembre 2024 - 21.50


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Il 29 novembre 2023, alle 2 del mattino, tra le rovine di Deir el-Balah, Khaled Nabhan stringeva tra le braccia il corpo senza vita della nipotina di tre anni, Reem.

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Un attacco aereo israeliano aveva ucciso Reem e suo fratello Tarek, di cinque anni, i due figli più piccoli della sua primogenita, Maysa.

Baciando dolcemente gli occhi chiusi della nipotina, Nabhan le aveva sussurrato che era la “Ruh al-ruh” (anima della mia anima). Quel momento straziante, catturato in video, aveva trasformato il 54enne in un simbolo della sofferenza di Gaza.

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Nel corso dell’anno successivo, altri video avevano mostrato Khaled mentre affrontava il suo lutto e aiutava chiunque potesse, diventando inconsapevolmente un’icona della resilienza di Gaza.

Poi, poco più di un anno dopo, intorno a mezzogiorno di lunedì, un nuovo bombardamento israeliano ha colpito il campo profughi di Nuseirat, uccidendo Khaled Nabhan.

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