I carri armati di Israele entrano in Siria e Netanyahu annuncia l'annessione di fatto delle alture del Golan

Israele nega le notizie secondo cui i suoi carri armati avrebbero raggiunto Qatana, località situata a 10 km all'interno del territorio siriano, a est della zona smilitarizzata che separa le alture del Golan occupate da Israele

I carri armati di Israele entrano in Siria e Netanyahu annuncia l'annessione di fatto delle alture del Golan
Militari israeliani
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10 Dicembre 2024 - 10.34


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Israele nega le notizie secondo cui i suoi carri armati avrebbero raggiunto Qatana, località situata a 10 km all’interno del territorio siriano, a est della zona smilitarizzata che separa le alture del Golan occupate da Israele dalla Siria e lungo la strada per Damasco.

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Secondo Reuters, che cita fonti della sicurezza siriana, le truppe israeliane sarebbero arrivate a Qatana, mentre l’esercito israeliano ha rifiutato di commentare. Sky News nel Regno Unito riporta che l’IDF ha negato tali affermazioni. Qatana si trova circa 25 km a sud-ovest della capitale siriana.

Lunedì, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che le alture del Golan, occupate da Israele da quasi 60 anni, rimarranno parte di Israele “per l’eternità”. Questo territorio, di grande valore strategico, offre un punto di osservazione privilegiato su Israele, Libano e Siria.

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Le alture del Golan sono territorio siriano e Israele lo occupò nella guerra del 1967 senza mai ritirarsi. Ma non è territorio israeliano e ora una annessione andrebbe contro il diritto internazionale.

Netanyahu ha affermato che il controllo di questa posizione elevata “assicura la nostra sicurezza e sovranità”, dopo aver ordinato alle truppe di entrare in una zona cuscinetto pattugliata dalle Nazioni Unite che separa il territorio controllato da Israele dalla Siria.

Fonti di sicurezza regionali e ufficiali dell’esercito siriano hanno riferito a Reuters che pesanti raid aerei israeliani hanno colpito durante la notte installazioni militari e basi aeree in tutta la Siria, distruggendo decine di elicotteri e jet, oltre a infrastrutture della Guardia Repubblicana nei pressi di Damasco. Secondo una stima approssimativa, circa 200 raid avrebbero annientato tutte le risorse dell’esercito siriano, hanno aggiunto le fonti.

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