Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, durante un discorso a Rio de Janeiro, ha dichiarato che l’uso di missili ATACMS di fabbricazione statunitense da parte dell’Ucraina nell’attacco a Bryansk rappresenta “un segnale” dell’intenzione dell’Occidente di intensificare il conflitto.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, Lavrov ha affermato: “Senza gli americani, è impossibile utilizzare questi missili ad alta tecnologia. Putin lo ha sottolineato diverse volte”. A settembre, il presidente russo aveva avvertito che l’utilizzo di tali armi su obiettivi all’interno della Russia avrebbe significato “il coinvolgimento diretto della NATO, degli Stati Uniti e dei paesi europei nella guerra in Ucraina”.
Tuttavia, Lavrov ha moderato la retorica odierna sulle armi nucleari, ribadendo che la Russia è impegnata a evitare una guerra nucleare e che il suo arsenale nucleare serve esclusivamente come deterrente.
Il ministro ha inoltre sostenuto che la dottrina nucleare aggiornata, pubblicata oggi dalla Russia, non si discosta in modo significativo da quella degli Stati Uniti. Ha sottolineato che i documenti dottrinali americani includono espressioni simili, prevedendo l’uso di armi nucleari per “fermare la potenziale sopraffazione delle forze nemiche convenzionali”, garantire il successo di un’operazione o concludere una guerra a condizioni favorevoli per gli Stati Uniti.