Elon Musk sarà il capo del Dipartimento per l’Efficienza Governativa degli Stati Uniti, sotto la guida di Donald Trump. L’annuncio è arrivato nella notte dallo stesso presidente eletto, che ha dichiarato come il miliardario sudafricano e fondatore di Tesla «spianerà la strada alla mia amministrazione per smantellare la burocrazia governativa, tagliare le regolamentazioni eccessive e le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali».
In altri termini con Trump si arriverà alla deregolamentazione, che significa la legge del più forte e del più furbo oltre all’individualismo più sfrenato nel quale il cittadino non ha obblighi verso la
Musk guiderà l’ufficio insieme all’ex candidato repubblicano alla presidenza, Vivek Ramaswamy, in quello che Trump ha definito il «progetto Manhattan della nostra era», con un singolare riferimento al programma di ricerca militare che portò alla realizzazione delle prime bombe atomiche durante la Seconda guerra mondiale.
A poche ore dalla nomina, Musk ha di nuovo attaccato la magistratura italiana, in particolare la sezione immigrazione del tribunale di Roma, che ha annullato i trattenimenti dei migranti trasferiti in Albania, applicando le disposizioni europee. Dopo la dichiarazione shock di ieri («questi giudici devono andarsene»), oggi il miliardario, consulente di Trump e futuro membro dell’amministrazione americana, ha rincarato la dose. «Tutto questo è inaccettabile», ha scritto Musk commentando un post di un utente di X (con una foto di Giorgia Meloni) che si definisce influencer social e secondo cui «al governo Meloni in Italia non sarà consentito espellere gli immigrati clandestini» e «i confini dell’Italia rimarranno aperti, permettendo ai nuovi europei di invadere per sempre sia l’Italia che l’Europa». «Il popolo italiano vive in una democrazia o è un’autocrazia non eletta a prendere le decisioni?», ha aggiunto Musk.
In risposta, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha replicato a muso duro, chiarendo che «L’Italia è un grande Paese democratico» che «sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione». Ha aggiunto inoltre che «chiunque, particolarmente se, come annunciato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni».
Sempre in tema di migranti, oltre all’attacco ai giudici, ieri Musk aveva accusato Sea Watch di essere una «organizzazione criminale». In mattinata è arrivata la replica della ONG: «Non ci facciamo intimidire da bulli antidemocratici che minacciano chi rispetta i diritti umani, giudici o ONG. Ci chiama criminali. Il nostro unico “crimine” è testimoniare le brutali politiche in mare, come l’omissione di soccorso del 2 settembre, costata la vita a 21 persone».