A Sebastopoli, un’autobomba è esplosa e ha ucciso un capitano di 1° rango della flotta russa del Mar Nero, Valery Trankovsky. L’attentato è avvenuto davanti a un negozio in via Taras Shevchenko. L’ufficiale si era messo al volante, l’esplosione gli ha strappato gli arti inferiori, e i soccorsi sono stati inutili. A dare la notizia è stato il capo della città annessa, Mikhail Razvozhaev.
Valery Trankovsky era il responsabile del lancio di missili cruise contro obiettivi civili ucraina, come nella città di Odessa.
Le prime segnalazioni dell’esplosione sono state ricevute dal telefono del 112 alle 09:53 ora locale (08:53 ora di Mosca). I vigili del fuoco, arrivati sul posto, hanno estratto l’ufficiale dall’auto, ma il personale dell’ambulanza non è riuscito a salvarlo: è morto per le ferite riportate. “Le cause dell’esplosione devono essere stabilite dalle autorità inquirenti, ma è ovvio che la possibilità di un sabotaggio non può essere esclusa,” ha dichiarato il governatore.
È stato il canale Telegram Baza a riferire per primo che nell’auto esplosa c’era un capitano di 1° rango della flotta del Mar Nero. La sua auto era parcheggiata nello spazio antistante il negozio in via Taras Shevchenko. Baza e Mash scrivono che, secondo i primi rilievi, a esplodere e uccidere l’ufficiale è stato un ordigno esplosivo improvvisato piazzato nella parte anteriore dell’auto.
Chi era la vittima
La vittima è Valery Trankovsky, che aveva dato l’ordine di lanciare missili cruise contro obiettivi civili in Ucraina, su Odessa ripetutamente, e su Vinnitsa, facendo una strage”