Nella Striscia di Gaza, sono stati registrati almeno 64 attacchi contro le scuole nel mese di ottobre, quasi due al giorno, secondo i dati più recenti dell’Unicef e dei suoi partner. Si stima che questi attacchi abbiano causato la morte di 128 persone, molte delle quali bambini.
Le scuole, utilizzate per la maggior parte come rifugi per bambini e famiglie sfollate, sono state colpite 226 volte dall’inizio del conflitto lo scorso anno. In totale, oltre un milione di bambini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case negli ultimi 14 mesi.
«Le scuole non dovrebbero mai trovarsi in prima linea durante una guerra e i bambini non dovrebbero mai essere colpiti indiscriminatamente mentre cercano rifugio», ha dichiarato la direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell.
«Gli orrori a cui assistiamo a Gaza stanno creando un cupo precedente per l’umanità, con bambini che, in numero senza precedenti, sono colpiti dalle bombe mentre cercano sicurezza nelle aule scolastiche. Per loro, traumi e perdite sono ormai diventati una drammatica quotidianità», ha aggiunto.
Secondo le ultime stime, quasi la metà degli attacchi registrati a ottobre – ovvero 25 – sono avvenuti nel nord di Gaza, dove i nuovi intensi bombardamenti, lo sfollamento di massa e la mancanza di aiuti sufficienti stanno spingendo i bambini sull’orlo del baratro. Oltre a un riparo, alcune scuole forniscono anche punti di cura per la malnutrizione a chi ne ha bisogno. Secondo il diritto internazionale umanitario, le scuole sono spazi protetti, tuttavia dall’inizio delle ostilità nell’ottobre 2023 più del 95% delle scuole di Gaza sono state parzialmente o completamente distrutte. Almeno l’87% richiederà una ricostruzione significativa prima di poter tornare a funzionare. Nel frattempo, almeno 658mila bambini in età scolare a Gaza sono stati scollegati da tutte le attività di apprendimento formale, gettando un’ombra di incertezza sul loro futuro; le loro vite sono state travolte dal disagio della salute mentale, oltre che da un aumento del rischio di lavoro minorile e di matrimonio infantile.
Gli attacchi contro le scuole, che siano luoghi di istruzione o di rifugio per gli sfollati, sono una grave violazione contro i bambini. L’Unicef ribadisce l’invito a tutte le parti a porre fine alle gravi violazioni contro i bambini e agli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili in linea con il diritto internazionale. L’Unicef ribadisce inoltre il suo appello per un cessate il fuoco immediato e per la protezione di tutti i bambini e delle infrastrutture civili a Gaza. «Ogni giorno che questa violenza continua, altre vite vengono spezzate e altri futuri sono persi», ha dichiarato Russell. «Le parti in conflitto devono rispettare il Diritto Internazionale Umanitario e salvaguardare le scuole e gli spazi civili. I bambini devono essere protetti dai danni e il loro diritto all’istruzione deve essere sostenuto, anche in mezzo al conflitto», ha concluso.