La Russia sta progettando di ampliare il ruolo della polizia nel campo della difesa dei valori morali e spirituali, simile in qualche modo al modello iraniano. Questo nuovo orientamento, proposto dal Ministero degli Affari Interni russo, prevede che la polizia non si limiti solo alla sicurezza e all’ordine pubblico, ma si occupi anche della tutela e promozione dei cosiddetti “valori tradizionali russi”.
Questo progetto di decreto presidenziale, che appare sul portale degli atti normativi russi, si inserisce nel piano 2024-2026 dedicato alla politica statale per il rafforzamento dei valori spirituali e morali, approvato dal governo russo a luglio. Il decreto estende le attività della polizia alla protezione di questi valori in ambiti diversi, come istruzione, cultura, scienza, e perfino le relazioni interetniche e interreligiose.
Le linee guida erano già state impostate da un precedente decreto firmato da Putin nel novembre 2022, e poi sviluppate con un ulteriore decreto, emesso nell’agosto 2023, che prevede anche il sostegno per stranieri intenzionati a trasferirsi in Russia per vivere in linea con questi valori, in opposizione alle ideologie definite “neoliberiste” dei loro Paesi d’origine.
In pratica, il coinvolgimento della polizia nella protezione dei valori tradizionali crea una struttura che potrebbe vigilare sul comportamento dei cittadini e su presunte “minacce” ai valori russi, ma restano incerti i dettagli di attuazione e l’ampiezza del controllo nelle varie sfere sociali.