A sorpresa, il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto al Cremlino il ministro degli Esteri nordcoreano Choe Son Hui. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.
Il ministro nordcoreano era arrivato a Mosca lo scorso 30 ottobre, aveva incontrato Lavrov ma non era in programma l’incontro con Putin. Oggi, invece, Putin ha ricevuto Choe Son Hui. Cosa ha fatto cambiare programma a Putin?
Interfax riferisce che il capo del ministero degli Esteri nordcoreano ha trasmesso al capo del Cremlino “i più calorosi auguri” da parte del capo della Corea del Nord, Kim Jong-un. Il Cremlino non ha fornito altri dettagli.
Come detto, lo scorso 29 ottobre, alla vigilia dell’arrivo a Mosca del numero uno della diplomazia della Corea del Nord, il portavoce presidenziale Dmitry Peskov aveva detto che Putin non aveva intenzione di incontrare Choe Son Hui. Massimo riserbo sul motivo del cambiamento di questa decisione.
Il ministro nordcoreano è arrivato a Mosca in visita ufficiale contemporaneamente alla notizia del dispiegamento di truppe nordcoreane nella regione di Kursk, dove le truppe russe sono in sofferenza, ed hanno subito lo sfondamento delle truppe ucraine.
Durante l’incontro con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, Choe Son Hui ha detto che Kim Jong-un fin dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Federazione Russa in Ucraina ha ricevuto istruzioni per sostenere “invariabilmente e potentemente” l’esercito russo. Secondo Kim, la Corea del Nord “fino al giorno della vittoria” “starà fermamente dalla parte dei compagni russi”.
Il 31 ottobre, il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha parlato di ottomila soldati nordcoreani già nella regione di Kursk. E che Washington si aspettava l’arrivo di altre truppe nordcoreane al fianco di quelli russi.
Peraltro, ora si sa che la Russia pagherà ai soldati nordcoreani inviati in guerra con l’Ucraina duemila dollari al mese. Lo scrive il Korea Herald su informazioni arrivate all’intelligence nazionale della Corea del Sud.
Secondo l’intelligence, saranno almeno 10mila i soldati nordcoreani trasferiti al fronte della guerra all’Ucraina. In Russia, oltre al personale militare, ci sono circa 4.000 lavoratori nordcoreani. Il loro stipendio medio è di circa 800 dollari al mese.
Per ricambiare, la Russia potrebbe iniziare ad inviare riso alla Corea del Nord, dove scarseggia un alimento centrale per la popolazione. A parlarne è sempre il Korea Herald.
Si pensa che Mosca possa inviare a Pyongyang fino a 600-700 mila tonnellate di riso all’anno, mentre prima la Corea del Nord ne riceveva 50-100 mila tonnellate al massimo. Riso in cambio di carne umana.