Trump rilancia il negazionismo climatico, Harris punta sull'energia pulita
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Trump rilancia il negazionismo climatico, Harris punta sull'energia pulita

Da un ultimo calcolo sino a mercoledì pomeriggio hanno votato 55 milioni di elettori, forse di più. La Cnn riporta un leggero vantaggio in Michigan e Wisconsin di Kamala Harris, a pari merito con Trump in Pennsylvania.

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Kamala Harris
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Tiziana Buccico Modifica articolo

31 Ottobre 2024 - 23.45


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Un altro giorno in meno al voto, e in America il clima è sempre più teso, Halloween è arrivato e quale sarà “lo scherzetto” delle Presidenziali? Da un ultimo calcolo sino a mercoledì pomeriggio hanno votato 55 milioni di elettori, forse di più. La CNN riporta un leggero vantaggio in Michigan e Wisconsin di Kamala Harris, a pari merito con Trump in Pennsylvania.

Sul fronte repubblicano qualche guaio. Il miliardario Elon Musk è stato intimato da un giudice a presentarsi oggi a un’udienza in tribunale a Philadelphia, dopo essere stato citato in giudizio dal procuratore distrettuale Larry Krasner per la sua donazione di 1 milione di dollari agli elettori, per chi avesse aderito alla petizione PAC a sostegno di Trump. 

Ieri l’ex presidente Donald Trump è salito su un camion della spazzatura decorato con cartelli di Trump e bandiere americane per parlare con i giornalisti prima di un comizio a Green Bay, nel Wisconsin. Ha indossato un gilet arancione come provocazione, affermando che il camion era in onore delle persone che hanno votato per lui, riferendosi ai commenti del presidente Joe Biden in seguito a una battuta che paragonava Porto Rico alla spazzatura durante il comizio di Trump a New York City, un botta e risposta con offese e dichiarazioni, poca politica e tanto show, tutto questo porterà gli elettori al voto o li terrà a casa, delusi e rassegnati, e anche un po’ stufi di questi battibecchi?

Ma Trump ha anche parlato di Europa dichiarando che l’Unione Europea dovrà “pagare un prezzo elevato” per non acquistare abbastanza prodotti americani: è quanto ha promesso Donald Trump in un comizio in Pennsylvania se vincerà le elezioni. “Vi dirò una cosa, l’Unione Europea sembra così carina, così adorabile, vero? Tutti i bei paesini europei che si uniscono”, ha detto dopo aver rilanciato il suo “Trump Reciprocal Trade Act”. “Non prendono le nostre auto. Non prendono i nostri prodotti agricoli. Vendono milioni e milioni di auto negli Stati Uniti. No, no, no, dovranno pagare un prezzo elevato“, ha assicurato.

Dopo un picco assurdo nelle ultime cinque settimane che non aveva assolutamente nulla a che fare con l’attività effettiva dell’azienda, le azioni dei social media dell’ex presidente Donald Trump stanno subendo una battuta d’arresto improvvisa. Il prezzo delle azioni del proprietario di Truth Social, Trump Media & Technology Group, è crollato del 22,3% mercoledì. Ciò segna la peggiore perdita giornaliera di Trump Media da quando è diventata pubblica a marzo, superando di poco una perdita del 21,5% il 1° aprile. Alla fine delle contrattazioni di mercoledì, il valore delle azioni di Trump è crollato a 4,6 miliardi di dollari. Ciò significa che Trump ha perso 1,3 miliardi di dollari di patrimonio netto in un solo giorno.

Tema caldo sono gli endorsement: il cantante reggaeton Nicky Jam, salito sul palco durante un comizio di Trump a settembre, dove l’ex presidente lo ha insultato con un genere sbagliato in un’introduzione in cui ha detto ” Lei! “, ieri ha rinunciato a sostenerlo, diventando l’ultimo di una serie di artisti portoricani a parlare contro Trump dopo che un comico a un comizio ha definito il territorio “un’isola di spazzatura”. Invece il culturista, attore, miliardario ed ex governatore repubblicano della California, nonché ex marito di Maria Shriver nipote di Kennedy, Arnold Schwarzenegger, ha appoggiato Kamala Harris in un post sui social media, in cui ha denigrato entrambi i partiti e ha affermato: “Odio la politica più che mai“.

Il tema caldo che sta animando i media americani in questi giorni, oltre alle scaramucce tra i candidati ed i partiti è il tema del cambiamento climatico. L’esito delle elezioni presidenziali della prossima settimana potrebbe determinare se gli Stati Uniti e altri paesi affronteranno questa sfida.

Se dovesse tornare alla Casa Bianca, l’ex presidente Donald J. Trump, che il mese scorso ha definito il cambiamento climatico “una delle più grandi truffe di tutti i tempi“, si tornerebbe alla sua posizione che portò gli Stati Uniti ad uscire dall’accordo di Parigi sul clima, revocando più di 100 regolamenti ambientali. Trump, in questa campagna elettorale, ha promesso di porre fine al sostegno federale per una transizione energetica pulita e di ostacolare lo sviluppo dell’eolico e del solare, espandendo al contempo la produzione di petrolio e gas, comprese le trivellazioni nella fragile natura selvaggia dell’Artico. Ha affermato che avrebbe nuovamente ritirato il paese dall’accordo di Parigi e potenzialmente sarebbe andato oltre, impedendo agli Stati Uniti di negoziare futuri accordi globali sul clima.

La vicepresidente Kamala Harris, invece, ha definito il cambiamento climatico una “minaccia esistenziale”, la Harris dovrebbe continuare a sostenere a livello federale l’energia eolica, solare e altre forme di energia pulita, insieme ai veicoli elettrici, nel tentativo di portare la produzione di energia pulita sulle coste americane, allontanando al contempo l’economia dai combustibili fossili. Nel 2022, ha espresso il voto decisivo sulla più grande legge sul clima nella storia degli Stati Uniti, l’Inflation Reduction Act, e si è impegnata a implementarla.

Sebbene i repubblicani del Congresso possano bloccare nuove leggi e la super maggioranza conservatrice della Corte Suprema abbia limitato l’autorità dell’Environmental Protection Agency, una Presidente Harris probabilmente cercherebbe di usare il potere normativo per ridurre le emissioni che stanno causando il cambiamento climatico. Si prevede inoltre che cercherebbe di ridurre l’inquinamento dell’aria e dell’acqua prevalente nelle comunità emarginate. Trump, d’altro canto, pianifica un’abrogazione completa di quelle che lui chiama le “regolamentazioni kamikaze sul clima” dell’amministrazione Biden. Il suo programma immediato include l’annullamento dei limiti alle emissioni di gas serra delle centrali elettriche e delle automobili, e pure è alleato del padrone della Tesla, Elon Musk.

L’energia sarà al centro dell’attenzione in termini di agenda sin dal primo giorno“, così ha affermato Thomas J. Pyle, presidente dell’American Energy Alliance, un gruppo di ricerca conservatore che promuove i combustibili fossili. “È una questione che unisce i repubblicani quasi all’unanimità e il presidente Trump è stato assolutamente chiaro in termini di come vede queste questioni.” Diverse persone vicine al comitato di Trump hanno affermato che è in corso anche uno sforzo per convincere il tycoon a ritirarsi anche dal trattato:” United Framework Convention on Climate Change”. La mossa potrebbe essere contestata: mentre la Costituzione conferisce al Senato il potere di stipulare trattati, non si pronuncia sulla questione della risoluzione. Se avesse successo, una mossa del genere potrebbe impedire agli Stati Uniti di partecipare a futuri negoziati globali sui cambiamenti climatici.

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