Perché Hezbollah sta trascinando il Libano in una guerra inutile mentre porta il paese alla distruzione

Hezbollah ha trascinato il Libano in un conflitto inutile contro Israele, dimostrando debolezza militare e mettendo a rischio il Paese, specialmente le comunità cristiane, con gravi conseguenze.

Perché Hezbollah sta trascinando il Libano in una guerra inutile mentre porta il paese alla distruzione
Israele bombarda il Libano
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27 Settembre 2024 - 01.31


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di Charbel Tawk*

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L’attuale conflitto non riguarda il Libano. Lo scenario di guerra ricalca i fini iraniani,sevendosi di Hezbollah nella regione trascinando lo stato libanese in una guerra senza precedenti. Possiamo, adesso, aspettarci una vittoria di Hezbollah quando le perdite da esso subite hanno già dimostrato la sua debolezza militare? Avevamo creduto alla sua capacità di difendersi, ma dov’è ora questa capacità in battaglia? E se Hezbollah fosse forte solo a parole, e non avesse altro che parole, perché allora si è imbarcata in battaglie per le quali non ha mezzi e porta alla rovina il Paese nel quale vive e che a causa sua ora è crollato?

Ci interroghiamo ora sulla debolezza di Hezbollah che ha scioccato i libanesi, poiché non hanno la capacità di resistere se non a parole, e la disillusione per la loro comune identità con l’Iran e la millantata forza militare da questi ultimi sostenuta non hanno portato alcun risultato in battaglia. Il Libano è stato costretto ad adottare una causa che non gli appartiene, ovvero la causa palestinese. Si tratta di una causa di un popolo, non di una nazione. Quale beneficio ne deriverebbe, se non la distruzione dello Stato libanese?

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Se Hezbollah stesse combattendo per liberare il Libano, i libanesi lo sosterrebbero. Ma oggi Hezbollah ha dimostrato che la sua forza e i suoi accordi per l’acquisizione di armi,non sono contro il nemico israeliano, ma contro il Libano, al suo interno, contro i cristiani.

Negli ultimi giorni, Hezbollah ha subito sia un attacco d’intelligence culminato con l’esplosione dei cerca persona acquistati attraverso un’azienda dei servizi segreti israeliani dimostrando così tutta la sua vulnerabilità tattica e tecnologica. Sia un’ escalation militare vera e propria che ha dimostrato la sua inconsistenza militare all’interno del territorio libanese come evidenziano il raggiungimento degli obbiettivi militari perseguiti da Israele con gli attacchi iniziati il 23 settembre e tutt’ora in corso e che al momento contano oltre 600 morti e 1800 raid sul territorio libanese. 

Mentre scriviamo, sembra inoltre che i dati riservati del partito siano finiti in mano del nemico israeliano. Tutto questo è solo uno dei successi dell’escalation israeliana o c’è una regia interna ad Hezbollah che vuole in qualche modo fornire informazioni a Israele per poter far sì che si ritorcano contro i libanesi? I libanesi non sanno a quale delle due ipotesi credere.

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Nonostante queste sue manifeste debolezze Hezbollah continua a minacciare le nostre aree infiltrandosi nelle zone dei “miscredenti” (cristiani) mettendoci in pericolo. 

Ora che il nemico (Israele) ha avviato davvero la guerra, Hezbollah sembra non essere preparato alla ritorsione. Probabilmente, credeva che sarebbe stato trattato alla stregua dei suoi nemici interni (ovvero i cristiani), ed invece è stato distrutto e con esso ha distrutto il Libano.

Con tutte le crisi che Hezbollah ha inflitto al Libano, gli ospedali cristiani continuano a ricevere i feriti e a curarli, mentre loro non desiderano altro che rimuovere la croce, le immagini dei santi e profanare i luoghi sacri. Con chi condividiamo il nostro Paese?

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Ora, che i membri di Hezbollah sono a loro volta diventati sfollati, in questo non diversi dagli altri rifugiati, dobbiamo chiederci: dove sono? Non sono, forse, nelle aree cristiane? Non hanno, forse, invaso le scuole cristiane chiedendo di rimuovere la croce e i nostri simboli sacri? Perché anche da sfollati non rispettano la casa che li ha accolti? 

Abbiamo già assistito alla debolezza della loro etica durante la guerra del 2006, e ora vogliono mostrarcela ancora una volta.

La domanda più importante è: Hezbollah si sta infiltrando nelle aree cristiane per paura del nemico o per esporre i cristiani al pericolo? Il nemico ha dichiarato di non colpire altro che i centri in cui sarebbero stoccate le armi, ma se nelle loro città ci sono scuole e moschee nelle quali rifugiarsi, perché avviene questo esodo verso i territori cristiani? Cercano forse di nascondere i loro leader e le loro armi nelle nostre scuole? La risposta potrebbe essere negativa, ma posso fidarmi di un partito che ha trascinato il mio Paese in un conflitto che non gli appartiene?

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Il Libano è ora permeato da Hezbollah così che gli obiettivi presi di mira da Israele sono ora disseminati su tutto il territorio libanese. È questa, una vera resistenza alla ritorsione israeliana? O è la strategia del partito per mettere tutto il Paese sotto la minaccia del bombardamento israeliano?

* dottorando in filosofia politica alla Pontificia Università Gregoriana

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