La legge è uguale per tutti. Un sano principio che per Trump potrebbe non valere.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha presentato oggi un piano di riforma della Corte Suprema degli Stati Uniti che include l’emendamento «nessuno è al di sopra della legge», una modifica costituzionale con la quale il presidente cerca di revocare l’immunità per i crimini commesso da un ex presidente nell’esercizio delle sue funzioni. Con questa proposta, il presidente Biden cerca di evitare che si verifichino in futuro situazioni simili a quella vissuta attualmente dal suo predecessore alla Casa Bianca, Donald Trump, che ha cause pendenti, tra cui quella per aver tentato di invertire il risultato delle ultime elezioni, ma la Corte Suprema gli ha concesso l’immunità parziale da questi processi.
«Biden condivide la convinzione dei fondatori degli Stati Uniti che il potere del presidente è limitato, non assoluto (…) l’emendamento `nessuno è al di sopra della legge´ stabilirà che la Costituzione non conferisce alcuna immunità speciale da accusa, processo, condanna o sentenza penale federale in virtù del precedente incarico di presidente», si legge in una dichiarazione della Casa Bianca. D’altro canto, la riforma di Biden prevede un limite di “18 anni di servizio attivo” per i giudici della Corte Suprema, che saranno nominati dal presidente del Paese ogni due anni. L’obiettivo è evitare che “una presidenza unica imponga un’influenza indebita sulle generazioni future”.