In Israele è scoppiata una disputa politica dopo il rilascio di circa 50 detenuti palestinesi di Gaza, tra cui Muhammad Abu Salamiya, direttore dell’ospedale al-Shifa di Gaza City.
Itamar Ben-Gvir, ministro israeliano della sicurezza interna di estrema destra, l’ha definita “incoscienza in materia di sicurezza”. Haaretz riferisce che fonti vicine al ministro della Difesa Yoav Gallant hanno affermato che egli non era a conoscenza del rilascio pianificato e che non era coinvolto.
L’ufficio di Benjamin Netanyahu ha affermato di aver ordinato un’indagine immediata, ma ha osservato che “la decisione di rilasciare i prigionieri fa seguito alle udienze dell’Alta Corte” e che i rilasci sono stati determinati “indipendentemente dai funzionari della sicurezza”.
L’ex ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz, che ha recentemente lasciato il governo di Netanyahu portandolo allo scioglimento del gabinetto di guerra, ha dichiarato: “Un governo che rilascia coloro che hanno collaborato con gli assassini commessi ad al-Shifa in ottobre, che hanno contribuito a nascondere i nostri ostaggi, ha creato un piano operativo ed errore morale. Non può condurre questa guerra per l’esistenza”.
L’ex primo ministro israeliano Yair Lapid si è unito al coro delle critiche, affermando che “La debacle che circonda il rilascio del direttore dell’ospedale di al-Shifa è una continuazione diretta dell’illegalità e della disfunzione del governo, che danneggia la sicurezza dei cittadini israeliani”.
I messaggi WhatsApp provenienti dall’interno del governo israeliano riportati dal quotidiano ebraico Ynet sembrano mostrare che Ben-Gvir ha chiesto le dimissioni del capo dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interna israeliano.
Israele ha affermato che l’ospedale di al-Shifa era utilizzato da Hamas sotto la sorveglianza di Abu Salmiya, e afferma che ostaggi israeliani, tra cui Noa Marciano, sono stati uccisi sul posto.
Dopo il suo rilascio, parlando dall’ospedale Nasser di Khan Younis a Gaza, Abu Salmiya ha detto:
Tutti i detenuti palestinesi stanno soffrendo. Li ho lasciati in condizioni davvero disastrose. Il mio messaggio è che la loro questione deve essere oggetto di qualsiasi negoziato finché tutti i detenuti palestinesi non saranno rilasciati. L’ospedale Al-Shifa sarà ricostruito e sarà ancora una volta un faro di assistenza sanitaria per tutti i palestinesi, non solo per gli abitanti di Gaza. Riprenderò le mie funzioni non appena sarà possibile.
Israele arresta tutti, comprese le squadre mediche. Ci sono prigionieri che sono morti a causa delle torture e ci sono medici e membri del personale sanitario che sono ancora detenuti e necessitano di cure. Siamo felici del rilascio, ma abbiamo lasciato dietro di noi migliaia di persone che stanno sopportando sofferenze indescrivibili.
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