Trump ironizza sulla scarsa memoria di Biden ma sbaglia il nome del suo medico

La sfida a colpi di insulti e battute tra i due anziani candidati presidenziali alle elezioni americane di novembre si arricchisce di un altro episodio

Trump ironizza sulla scarsa memoria di Biden ma sbaglia il nome del suo medico
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17 Giugno 2024 - 01.35


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Il bue che dice cornuto all’asino. La sfida a colpi di insulti e battute tra i due anziani candidati presidenziali alle elezioni americane di novembre si arricchisce di un altro episodio, una nuova gaffe diventata virale sui social: parlando in comizio a Detroit, davanti a duemila persone, Donald Trump ha preso in giro Joe Biden riguardo le sue capacità cognitive, ma ha finito per scambiare il nome del proprio medico di fiducia al tempo in cui era alla Casa Bianca.

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Trump, che ha compiuto venerdì 78 anni, ha sarcasticamente dipinto Biden, 81 anni, come uno che «neanche sa cosa significhi la parola inflazione», e lo ha sfidato a sottoporsi a un test cognitivo, così come lui ha ricordato di aver fatto quando era alla Casa Bianca. Il tycoon ha rammentato ai suoi sostenitori di aver superato «brillantemente» il test, seguendo i consigli dell’allora medico della Casa Bianca, un membro Repubblicano del congresso chiamato Ronny Johnson. «Qualcuno ha sentito nominare del dottor Ronny Johnson – ha chiesto alla platea – il rappresentante del Texas al Congresso?». «Era il medico alla Casa Bianca – ha aggiunto – e disse che ero il presidente più in salute della storia. A me lui è piaciuto molto».

Il Ronny Johnson che si occupò della salute di Trump in realtà si chiamava Ronny Jackson, e in effetti era rappresentante del Texas al Congresso. La gaffe del tycoon è stata subito rilanciata sui social, diventando virale. Il test a cui ha fatto riferimento Trump è uno che lui stesso aveva richiesto nel 2018 e che consisteva nel ripetere una serie di parole trovate in una lista, per valutare il livello della sua memoria.

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In un’intervista televisiva, il tycoon aveva ricordato al giornalista quell’elenco surreale, formato dalle parole «persona», «donna», «telecamera», «tv». La scena, con il giornalista rimasto perplesso, è diventata essa stessa un meme utilizzata dai sostenitori Democratici per dimostrare le precarie condizioni mentali dell’avversario. Durante il comizio a Detroit, Trump ha fatto riferimento al video, diventato virale, di Biden che al G7 rivolge le spalle agli altri leader mentre guarda da un’altra parte.

Un’immagine tagliata ad arte e rilanciata sui social aveva dato l’impressione che il presidente degli Stati Uniti fosse in preda a un imbarazzante stato confusionale, mentre una versione più lunga e allargata ha mostrato che Biden si stava rivolgendo a uno dei paracadutisti atterrati nello spettacolo organizato per il G7, e gli stava andando incontro, facendo il segno del pollice per salutarlo. Con l’avvicinarsi del primo dibattito televisivo, in programma il 27 giugno sera, tra le campagne dei due candidati aumenteranno i riferimenti allo stato cognitivo dell’altro, anche perché l’età dei due sfidanti è considerata l’elemento più preoccupante per gli elettori americani. Ogni intervento dei due anziani candidati verrà analizzato per far emergere gaffe, amnesie e inciampi verbali. Tutto sarà utile per demolire l’altro

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