Si inasprisce la situazione in Georgia dopo che il parlamento georgiano oggi, incurante delle proteste di piazza, ha adottato in seconda lettura il progetto di legge “Sulla trasparenza dell’influenza straniera”, che avvicina il Paese alla Russia di Putin. Delle nuove proteste riferisce la Bbc.
Come in prima lettura, il documento è stato approvato da 83 deputati su 150: membri del partito Sogno Georgiano e del suo partner di coalizione, il Partito del Potere Popolare. La terza lettura è prevista indicativamente per il 17 maggio.
Nella piazza antistante il palazzo del parlamento, come nei giorni precedenti, migliaia di persone si sono nuovamente radunate per protestare contro l’adozione del disegno di legge. Il presidente georgiano Salome Zurabishvili è con la piazza, ha promesso di porre il veto alla legge se verrà approvata. Ma il partito di governo ha abbastanza voti per superare il veto presidenziale. Una situazione, dunque, delicatissima, alla vigilia di un braccio di ferro istituzionale con sbocchi imprevedibili. Lì vicino c’è l'”Orso di Mosca”, che non sta certo a guardare.
Gli oppositori del disegno di legge lo definiscono una copia della legge russa sugli “agenti stranieri”. Il documento è stato criticato anche negli Stati Uniti e in Europa: il Parlamento europeo, in particolare, ha proposto di privare la Georgia dello status di candidato all’adesione all’UE se la norma verrà adottata.