La polizia di New York è intervenuta presso la Columbia University per sgomberare Hamilton Hall, l’edificio che era stato occupato dai manifestanti a sostegno della Palestina.
Gli agenti in tenuta antisommossa sono entrati nell’edificio attraverso una finestra, mentre all’esterno hanno disperso molti studenti che si erano radunati nelle vicinanze e hanno effettuato diverse decine di arresti. Secondo le autorità, all’interno dell’edificio si trovavano “anarchici noti alla polizia: individui che non seguono ideologie o interessi politici specifici, ma che cercano semplicemente di creare caos e confrontarsi con le forze dell’ordine”.
“I manifestanti non ci hanno lasciato scelta”
“Non ci hanno lasciato scelta”: così la Columbia University ha motivato la decisione di chiamare la polizia per sgombrare la Hamilton Hall. “Ci rincresce che i manifestanti abbiano scelto una escalation della situazione attraverso le loro azioni. Dopo aver appreso che la Hamilton Hall era stata occupata, vandalizzata e bloccata, non abbiamo avuto scelta”, si legge in un comunicato. La Columbia afferma che il gruppo che ha occupato la Hamilton Hall era guidato da individui non affiliati all’ateneo.
La richiesta alla polizia
La presidente della Columbia University, Minouche Shafik, ha anche chiesto alla polizia di presidiare il campus fino al 17 maggio, due giorni dopo la cerimonia delle lauree, durante la quale dovrebbero laurearsi circa 15mila studenti. La richiesta è contenuta nella lettera inviata dall’università alla polizia.
Il sindaco: “Alla Columbia agitatori professionisti esterni”
Prima dell’intervento della polizia, il sindaco di New York, Eric Adams, aveva detto che della “protesta pacifica” della Columbia si erano approriati “agitatori professionisti esterni” che vogliono seminare il caos. Adams aveva anche chiesto ai manifestanti di lasciare il campus prima che la situazione degenerasse: “Forse qualche studente non capisce in cosa si sono ficcati. Chiediamo a loro e a quanti stanno violando l’ordine di Columbia di lasciare l’area, di lasciare l’area subito”.
Scontri tra manifestanti all’Università di Los Angeles
Dopo gli arresti e i fermi nel campus della Ivy League della Columbia University a New York, le manifestazioni pro Palestina hanno infiammato anche la costa ovest degli Stati Uniti dove nella notte sono scoppiati scontri tra i gruppi che si erano accampati nell’Universita’ della California, a Los Angeles. Alcuni dei manifestanti erano armati di grossi bastoni che poi hanno usato contro le persone presenti. La sicurezza è stata rafforzata nel campus dopo che i funzionari avevano parlato di “alterchi fisici” tra le diverse fazioni dei manifestanti.
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