I musulmani (anche conservatori) disertano per protesta la cerimonia di Sunak per fine ramadan
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I musulmani (anche conservatori) disertano per protesta la cerimonia di Sunak per fine ramadan

Diversi esponenti del mondo musulmano britannico, inclusi rappresentanti politici della maggioranza, hanno annunciato di voler boicottare l'evento organizzato oggi da Downing Street per celebrare la festività islamica di Eid al-Fitr

I musulmani (anche conservatori) disertano per protesta la cerimonia di Sunak per fine ramadan
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15 Aprile 2024 - 10.56


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 Diversi esponenti del mondo musulmano britannico, inclusi rappresentanti politici della maggioranza, hanno annunciato di voler boicottare l’evento organizzato oggi da Downing Street per celebrare la festività islamica di Eid al-Fitr, che segna la fine del Ramadan, per protesta contro il sostegno di Londra allo Stato di Israele impegnato nel conflitto nella Striscia di Gaza.

È quanto riporta il sito di Bbc News, secondo cui molti ospiti potrebbero non partecipare all’appuntamento annuale dell’esecutivo. Un portavoce del premier conservatore Rishi Sunak è intervenuto affermando di comprendere le preoccupazioni per la situazione umanitaria a Gaza.

Ma questo non sembra aver fatto cambiare idea a quanti invece intendono far sentire la loro voce, ancor di più in un momento di forte tensione nel Medio Oriente dopo l’attacco con droni e missili condotto da Teheran contro lo Stato ebraico in risposta al raid israeliano che aveva colpito il consolato iraniano a Damasco. Fra loro la baronessa Sayeeda Warsi, ex sottosegretario e protagonista all’interno della maggioranza di ripetute denunce contro i pregiudizi anti-musulmani, che in passato aveva attaccato la linea dei Tory su Gaza definendola «moralmente indifendibile», imprenditori e rappresentanti delle associazioni di volontariato vicini alle istituzioni.

Come Asif Ansari, un importante uomo d’affari impegnato nella beneficenza, per il quale «è molto importante per la comunità musulmana avere buoni rapporti con il governo britannico» ma quest’anno la situazione è diversa, a causa del sostegno allo Stato ebraico «accusato di genocidio e crimini di guerra».

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