“Sebbene i movimenti anti-sistema in molti paesi europei (tra cui la Polonia) siano sostenuti e finanziati dal Cremlino, è raro che un rappresentante delle più alte autorità statali russe ne parli apertamente come ha fatto Dmitry Medvedev” E’ quanto scrive il giornale polacco OKO.press.
In effetti, soprattutto in questi anni di guerra all’Ucraina, Medvedev sembra aver assunto il ruolo di quello che è incaricato a dire le cose indicibili.
“La Russia – dice, infatti, Medvedev – dovrebbe sostenere i politici dell’opposizione anti-establishment e i loro partiti in Occidente”.
Detto nero su bianco sul canale Telegram dall’ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa. Secondo Medvedev, questi “nuovi politici” sono più motivati ad agire rispetto ai “gatti grassi dei partiti occidentali tradizionali” e le loro proposte sono improntate al realismo. Per Medvedev, la loro ascesa al potere significherebbe un cambiamento nell’ordine mondiale – ed è di questo che le stanche élite occidentali hanno paura, sostiene Medvedev. Di seguito, una citazione: “Dopotutto, Lao Tzu ha detto che “i flessibili e i deboli sconfiggono i duri e i forti”.
Per Medvedev, “questa opposizione ( al sistema ) ancora irregolare, oggi vede chiaramente tutti i difetti dell’attuale globalismo liberale e dell’ordine mondiale pindostanocentrico”. Che vuol dire? E’ lo stesso OKO.press a chiarirlo: “Le bizzarre parole sull'”ordine mondiale pindostanocentrico” – ricorda il giornale di Varsavia – si riferiscono al dispregiativo russo per riferirsi agli Stati Uniti: “Pindostan”.
