Putin rastrella tutto e tutti per rafforzare lo sforzo sul fronte ucraino. Oggi ha firmato un decreto sull’ammissione alla cittadinanza russa degli stranieri che hanno firmato un contratto per prestare servizio nell’esercito o in ‘formazioni militari’ durante il periodo dell’Operazione speciale, come Putin ama chiamare l’invasione. Del decreto parla la TASS, il provvedimento è già pubblicato su quella che è la Gazzetta Ufficiale russa.
Si ottiene la cittadinanza se il contratto è stipulato per un periodo di almeno un anno. Oltre al personale militare, la cittadinanza può essere ottenuta anche dai loro familiari: coniugi, figli e genitori. Secondo il decreto, il periodo per l’esame delle domande di cittadinanza non dovrebbe essere superiore a un mese. Il decreto è già in vigore.
Alla fine di settembre del 2022, Putin aveva firmato un decreto sull’ottenimento della cittadinanza con procedura semplificata (senza l’obbligo di un permesso di soggiorno e di residenza in Russia per cinque anni) per gli stranieri che hanno firmavano un contratto di un anno per prestare servizio nell’esercito e combattevano per almeno sei mesi. In precedenza, per ottenere la cittadinanza, gli stranieri dovevano prestare servizio per almeno tre anni in base a un contratto. Il decreto di settembre non conteneva la formulazione che gli stranieri che avevano firmato un contratto ‘durante il periodo dell’operazione militare speciale’ potessero richiedere la cittadinanza. L’esame delle domande ora è più breve, prima si prometteva un esame entro tre mesi.
Nel maggio 2023, il decreto era stato aggiornato per escludere le parole sulla partecipazione alle ostilità per sei mesi. Nel novembre 2022, un mese e mezzo dopo l’annuncio della mobilitazione ‘parziale’, Putin aveva firmato un decreto che consentiva agli stranieri di prestare servizio nell’esercito russo sotto contratto su base paritaria con i cittadini russi.
Dall’estate del 2023, la polizia ha iniziato a condurre raid nelle regioni russe alla ricerca di stranieri che hanno ricevuto la cittadinanza, ma non si sono registrati presso l’ufficio di registrazione e arruolamento militare. Raid di questo tipo ci sono stati a San Pietroburgo, Voronezh ed anche a Mosca.”