Le forze di difesa israeliane hanno affermato che circa 100 jet hanno colpito 150 obiettivi sotterranei di Hamas a Gaza nel più pesante bombardamento aereo della guerra di Gaza finora, mentre i residenti palestinesi di Gaza hanno riferito di scontri con veicoli corazzati e fanteria israeliani durante la notte in tre località della Striscia di Gaza. Ci sono tanti morti ma l’interruzione di telefoni e internet non consente una circolazione delle notizie.
Con Internet e i servizi mobili quasi completamente interrotti a Gaza da venerdì sera, le informazioni sulla situazione nella fascia costiera governata da Hamas, che conta 2,3 milioni di abitanti, erano scarse. Tuttavia, le riprese dalle postazioni delle telecamere dei media appena fuori Gaza in Israele ed Egitto hanno mostrato una notte di infiniti attacchi aerei e artiglieria che coloravano il cielo notturno di arancione.
Secondo l’annuncio di un portavoce dell’IDF, gli attacchi aerei che hanno coinvolto 100 aerei israeliani hanno colpito tunnel di combattimento, aree di combattimento sotterranee e infrastrutture terroristiche sotterranee.
Le poche segnalazioni emerse dall’interno di Gaza descrivono una situazione caotica, con le squadre di paramedici che lottano per coordinare il recupero dei morti e dei feriti a causa della mancanza di comunicazioni.
Una dichiarazione rilasciata venerdì sera dall’ala militare di Hamas afferma che sta combattendo l’IDF sul terreno, anche se non è chiaro su quale scala.
Secondo quanto riferito dai residenti di Gaza, gli scontri più pesanti sembrano aver avuto luogo nel nord di Gaza, nella zona di Beit Lahia e Beit Hanoun, mentre scontri sono stati segnalati anche a est di Burej, nel centro di Gaza, e a est della città meridionale di Gaza. Khan Younis, tutte le aree che in passato sono state utilizzate come vie di accesso per le incursioni israeliane.
Gli attacchi all’esteso sistema di tunnel di Hamas a Gaza, conosciuto colloquialmente dai pianificatori militari israeliani come “metropolitana”, arrivano dopo che l’ostaggio rilasciato Yocheved Lifshitz, 85 anni, ha detto che lei e altri prigionieri sono stati portati nelle profondità dei tunnel durante la sua prigionia.
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