Tutti contro Guterres? No. «Sta facendo sentire la voce della maggioranza che chiede una pausa umanitaria». Così il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha difeso il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, dopo le critiche di Israele alle sue dichiarazioni e le richieste di dimissioni. Arrivando a Bruxelles per il vertice sociale tripartito, Sanchez, che è il presidente di turno della Ue, ha detto di voler trasmettere «l’affetto e il sostegno del governo spagnolo e della maggioranza della società spagnola» a Guterres.
«Quello che sta facendo è alzare la voce di un’ampia maggioranza della società nel mondo che desidera una pausa umanitaria», perché possano entrare aiuti nella Striscia di Gaza e che «cessi questo disastro umanitario, le morti indiscriminate di persone che stanno soffrendo». «E che – ha concluso il premier spagnolo – in qualche modo troviamo una via diplomatica che possa portare ad una soluzione di questa grave crisi».
Così Sanchez si unisce a chi, come Guterres, vuole che «ci sia un cessate il fuoco umanitario che permetta l’ingresso urgente di aiuti in modo sistematico, permanente e proporzionato alle necessità straordinarie» che ci sono a Gaza.