Il diritto di difesa non implica la violazione del diritto umanitario internazionale. “Abbiamo il dovere di denunciare che le atrocità del 7 ottobre sono inammissibili. Ma lo sono anche i bombardamenti e i morti a Gaza“. Lo sottolinea il Patriarca di Gerusalemme cardinale Pierbattista Pizzaballa in una lettera ai fedeli.
Nella lettera il card. Pizzaballa ripercorre i fatti dopo l’attacco di Hamas ad Israele: “La coscienza e il dovere morale mi impongono di affermare con chiarezza che quanto è avvenuto il 7 ottobre scorso nel sud di Israele, non è in alcun modo ammissibile e non possiamo non condannarlo. Non ci sono ragioni per una atrocità del genere. Si, abbiamo il dovere di affermarlo e denunciarlo. Il ricorso alla violenza non è compatibile col Vangelo, e non conduce alla pace. La vita di ogni persona umana ha una dignità uguale davanti a Dio, che ci ha creati tutti a Sua immagine”.
“La stessa coscienza, tuttavia, con un grande peso sul cuore – sottolinea – mi porta oggi ad affermare con altrettanta chiarezza che questo nuovo ciclo di violenza ha portato a Gaza oltre cinquemila morti, tra cui molte donne e bambini, decine di migliaia di feriti, quartieri rasi al suolo, mancanza di medicinali, acqua, e beni di prima necessità per oltre due milioni di persone. Sono tragedie che non sono comprensibili e che abbiamo il dovere di denunciare e condannare senza riserve. I continui pesanti bombardamenti che da giorni martellano Gaza causeranno solo morte e distruzione e non faranno altro che aumentare odio e rancore, non risolveranno alcun problema, ma anzi ne creeranno dei nuovi”.