Khaled El Qaisi, il giovane ricercatore italo-palestinese detenuto in Israele dal 31 agosto, è stato rilasciato su decisione di un tribunale di Rishon LeZion.
Tuttavia, come condizione per la sua liberazione, è stato richiesto che rimanga a disposizione delle autorità e consegni il suo passaporto per i successivi sette giorni. Durante questo periodo, il 29enne si trasferirà a Betlemme, come confermato da sua moglie Francesca Antinucci, ma non potrà lasciare i territori per una settima.
I sette giorni stabiliti dal Tribunale israeliano – che terminano l’8 ottobre – sono legati alle indagini sul conto del ricercatore ancora in corso da parte delle autorità inquirenti. La scarcerazione di El Qaisi – secondo quanto trapela da fonti ben informate – ha come condizione il trattenimento del passaporto da parte delle autorità e il suo restare a disposizione senza poter lasciare il Paese. In questo periodo, tuttavia, El Qaisi non è costretto a restare a casa e può muoversi liberamente, ma sempre rispettando le condizioni imposte dal Tribunale israeliano.
