Armi anti tank di fabbricazione occidentale sono state trovate ai «confini di Israele».
Lo ha rivelato il premier Benyamin Netanyahu in una intervista al Jerusalem Post nella quale ha motivato le ragioni della politica di Israele nei confronti degli aiuti militari a Kiev.
«Temiamo – spiegato – che qualsiasi sistema dato all’Ucraina sia usato contro di noi perché potrebbe cadere nelle mani dell’Iran. E a proposito, questa non è una possibilità teorica. In realtà è successo con le armi anticarro occidentali che ora troviamo ai nostri confini. Quindi dobbiamo stare molto attenti».
Secondo Netanyahu, Israele «si trova in ;;una situazione particolare, diversa da, per esempio, Polonia, Germania, Francia o qualsiasi altro paese occidentale che sta aiutando l’Ucraina».
«Prima di tutto – ha spiegato – abbiamo uno stretto confine militare con la Russia. I nostri piloti stanno volando proprio accanto ai piloti russi nei cieli della Siria. E penso che sia importante mantenere la nostra libertà di azione contro i tentativi dell’Iran di posizionarsi militarmente sul nostro confine settentrionale».
Il premier israeliano – dopo aver detto di voler che il conflitto finisca e con esso «l’orribile perdita di vite umane» – ha poi sottolineato che Israele si può trovare «nella posizione di aiutare a porre fine a questo conflitto». «Non sono sicuro che accadrà. Potrebbe essere del tutto ipotetico, ma – ha concluso – potrebbe accadere».