Il viceministro russo della Scienza Pyotr Kucherenko è morto per un improvviso attacco cardiaco.
Ma a distanza di un paio di giorni si è saputo che Kucherenko aveva definito “fascista” la guerra di Putin in Ucraina e aveva detto che avrebbe voluto lasciare il paese ma non lo faceva perché temeva le conseguenze.
Kucherenko, 46 anni, si è sentito male a bordo di un volo di ritorno da Cuba sabato.
Il volo ha effettuato un atterraggio di emergenza nel sud della Russia, ma i medici giunti a bordo non sono riusciti a salvare il vice-ministro, morto nel frattempo.
Il vice.ministro in privato aveva parlato dell’impossibilità di Kucherenko di lasciare la Russia e della sua opposizione all’invasione di Mosca.
“È impossibile per me lasciare la Russia, ci confiscano i passaporti. E non c’è mondo che sarebbe felice di vedere un viceministro russo dopo questa invasione fascista”, aveva detto Kucherenko.
“Non potete immaginare il grado di brutalizzazione del nostro Paese. Tra un anno non riconoscerete nemmeno la Russia”, aveva confidato il vice-ministro.
Ma chi è la fonte? Si tratta Roman Super, giornalista laureato all’università di Mosca e documentarista di razza premiato anche ai festival di New York e di Cannes. Roman Super ha lasciato la Russia per motivi di sicurezza mesi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. Le sue opinioni sulla guerra e su Putin gli sarebbero costare la galera. Pyotr Kucherenko, che quell’invasione non voleva ma che è rimasto in Russia è morto di infarto.