L'ambasciatore cinese in Italia: "Contatti con l'Ucraina, noi dalla parte della pace"
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L'ambasciatore cinese in Italia: "Contatti con l'Ucraina, noi dalla parte della pace"

Jia Guide, ambasciatore cinese in Italia: "La Cina mantiene la comunicazione con le parti interessate, compresa l'Ucraina. In quanto grande Paese responsabile, la Cina si è sempre schierata dalla parte della pace e del dialogo".

L'ambasciatore cinese in Italia: "Contatti con l'Ucraina, noi dalla parte della pace"
Jia Guide
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6 Aprile 2023 - 10.59


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Jia Guide è il nuovo Ambasciatore di Pechino in Italia e, in occasione della visita di Macron e Von der Leyen a Pechino, ha rilasciato un’intervista a La Stampa, parlando dei rapporti con la Russia e dello sviluppo del conflitto in Ucraina.

«Sulla questione ucraina, la Cina mantiene la comunicazione con le parti interessate, compresa l’Ucraina. In quanto grande Paese responsabile, la Cina si è sempre schierata dalla parte della pace e del dialogo e ha sempre insistito sulla promozione della pace e dei colloqui». 

«Il documento rilasciato da Pechino – spiega – incorpora le legittime preoccupazioni di tutte le parti e propone 12 principi tra cui il cessate il fuoco e la cessazione della guerra, l’opposizione all’uso di armi nucleari, l’avvio di colloqui di pace e la risoluzione delle crisi umanitarie, che sono state ampiamente comprese e riconosciute dalla comunità internazionale. La crisi in Ucraina si trascina da più di un anno e il desiderio di pace della popolazione si fa sempre più forte. La Cina è disposta a collaborare con la comunità internazionale per continuare a svolgere un ruolo costruttivo nella soluzione politica della crisi ucraina».

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«Rapporti Cina-Russia? Le relazioni sino-russe aderiscono al non allineamento, al non confronto, e al non prendere di mira terze parti. I due capi di stato hanno firmato congiuntamente, una serie di documenti di cooperazione bilaterale nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura per la conservazione dei terreni boschivi, della scienza di base, della vigilanza del mercato e dei media. Quanto alla vendita di armi, i singoli media invece di diffondere voci prive di fondamento dovrebbero proporre soluzioni politiche della crisi ucraina», afferma.

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